L’orso adesso “passeggia” nella Piana dell’Angelo

TARVISIO. L’orso sbrana una lince a Tarvisio. La vera storia è più curiosa e simpatica di quanto possa apparire dal titolo drammatico. Nel senso che non è successo che un orso abbia sbranato una lince... ma quasi. Nei giorni scorsi, infatti, racconta il ricercatore faunistico Paolo Molinari, un orso che si aggirava nei boschi intorno a Tarvisio e che aveva fatto visita anche al golf, rientrando nei meandri più appartati e selvatici della foresta, è passato per l’area del percorso natura lungo i campi da sci in zona Collina dei Combattenti del Monte Florianca.
Si tratta di un percorso che la Promotur ha fatto per avvicinare in particolare i bambini sciatori alla fauna della Foresta di Tarvisio e, inaugurato nell’inverno passato, s’è subito evidenziato, assieme al parco giochi sulla neve della sottostante Piana dell’Angelo, come un fiore all’occhiello dell’offerta del Tarvisiano.
Il percorso, ricordiamo, è dotato di una ventina di sagome tridimensionali a grandezza naturale dei più comuni e più bei mammiferi che vivono nella Foresta di Tarvisio, tra cui il camoscio, il cervo, il capriolo, il gallo cedrone, ma anche i grandi carnivori come l’orso bruno e la lince.
Attraversando questo percorso natura in una delle notti scorse, l’orso si è evidentemente trovato faccia a faccia con la lince che, a quanto sembra, non deve esserle risultata molto simpatica, tanto che l’ha divelta dal suo piedistallo e rovinata.
Chissà, forse pensando di averne fatta facile preda, o, semplicemente per eliminare un rivale dal territorio di caccia? Ad accorgersi dell’accaduto il direttore del polo sciistico Alessandro Spaliviero che lo ha segnalato agli esperti, in quanto dopo la prima impressione che potesse trattarsi di una azione di vandalismo gli era venuto un dubbio. Dubbio, poi confermato dagli esperti che hanno rinvenuto, in zona sul terreno anche le tracce del plantigrado.
Si tratta dell’esemplare che pare abbia preso possesso dell’area compresa fra Rutte, monti Priesnig, Florianca, Lussari e Valbruna e che la settimana scorsa aveva dimostrato interesse, stando alle orme lasciate, per il campo di golf. Pare anche assodato sia uno dei tre plantigradi attualmente presenti nella Foresta di Tarvisio. Un secondo si presume sia sulle pendici delle Carniche sopra Coccau, dove la settimana scorsa aveva preso di mira le arnie di un apicoltore, occupante un’area che dal confine austriaco va fino alla Val Bartolo e l’altro, il terzo, è l’esemplare della di cui cattura s’era dato ampio resoconto, anche per che è stato subito rilasciato dopo essere stato dotato di radiocollare.
E’ stato “ingabbiato” sui monti di Malborghetto e appunto le abitudini di questo “sorvegliato speciale” che si muove pure sulle Alpi Carniche in un’ampia zona a cavallo del confine italo-austriaco, compresa fra il Passo Pramollo e l’Alpe di Ugovizza, sono seguite, via radio, dall’Utb di Tarvisio del Corpo forestale dello Stato e dal ricercatore faunistico Paolo Molinari del Progetto Lince Italia.
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