L’opposizione incalza: «Sul caso Villa Russiz serve più incisività»

Se ne discuterà il 18 febbraio. In quella data, infatti, verrà convocato il Consiglio comunale a Capriva del Friuli e uno dei temi che l’opposizione porterà in aula riguarderà il caso di Villa Russiz.
I consiglieri comunali Rossella Dosso, Michela Manera, Luca Michelutti e Roberta Nadali presenteranno un’interrogazione al sindaco Daniele Sergon. Di cui, oggi, siamo in grado di anticiparne i contenuti. In sostanza, la minoranza incalzerà il capo della giunta al fine di sapere se, nell’ambito della prospettata valorizzazione pubblica della Fondazione Villa Russiz, «intenda sviluppare una fattiva azione di confronto con l’amministrazione regionale finalizzata ad un incisivo ancorché legittimo coinvolgimento del Comune di Capriva del Friuli nell’attività gestionale e nella compartecipazione alle scelte di indirizzo politico-programmatico di questa istituzione che è parte viva della comunità caprivese, nel cui territorio è orgogliosamente accolta dal 1868».
In sostanza, l’opposizione auspica un maggiore “presenza” del Comune sul tema. «Va considerato - annotano i quattro consiglieri - che la Fondazione Villa Russiz ha una storia, un’attività produttiva pregiatissima e finalità di altissimo valore umanitario che rappresentano un inestimabile patrimonio dal punto di vista viti-vinicolo, storico, sociale e morale non soltanto per Capriva del Friuli ma per la Regione Friuli Venezia Giulia stessa. Ma, a fronte di una situazione particolarmente problematica sul piano economico-finanziario, l’amministrazione regionale si è indotta da tempo a commissariarne la gestione. Visto che la Regione medesima non è intenzionata (ed è soluzione questa che gli scriventi condividono) ad alienare l’istituzione a privati, ritenendo bensì di mantenere pubblica la gestione di tale patrimonio che, per le sue intrinseche qualità caratteristiche, si prefigura vieppiù prezioso contribuendo ad illustrare la candidatura del territorio Collio-Brda a patrimonio Unesco». —
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