L’opposizione attacca «Honsell è alla frutta»

«È vera l’affermazione del sindaco riguardo al fatto che non abbiamo presentato alcun emendamento, ma era tecnicamente impossibile (non c’erano gli importi delle opere). Ecco allora che per non...
Udine 29 Marzo 2017 consiglio comunale Copyright Petrussi Foto Press Turco Massiimo
Udine 29 Marzo 2017 consiglio comunale Copyright Petrussi Foto Press Turco Massiimo

«È vera l’affermazione del sindaco riguardo al fatto che non abbiamo presentato alcun emendamento, ma era tecnicamente impossibile (non c’erano gli importi delle opere). Ecco allora che per non farceli bocciare per questioni procedurale che non dipendono da noi abbiamo presentato degli “ordini del giorno” che ci consentiranno di discutere i punti su cui poniamo la nostra attenzione e i nostri desiderata».

Così i capigruppo in consiglio Pittoni (Lega), Berti (Pdl), Tanzi (Misto), Michelini (Identità Civica), Bortolin (Udc) e Pizzocaro (Per Udine) tornano sulla seduta di bilancio e spiegano perchè Honsell «mente sapendo di mentire».

«Cerca di far sembrare che l’opposizione sia stata inoperosa perchè il “suo bilancio” è stato fatto troppo bene! I fatti parlano soli», continuano. «Le richieste fatte da Alternativa – che continua a proclamarsi forza di maggioranza – sono le stesse evidenziate da noi, sia per quanto riguarda il piano delle dismissione sia per le alienazione. Honsell, in campagna elettorale – quella stessa campagna tirata in ballo quando c’è da lastricare Mercatovecchio e piazza XX Settembre – si era impegnato a utilizzare beni del Comune per creare nuove strutture ricettive e al servizio per i cittadini: l’Hospice alla caserma Piave; il Museo del Risorgimento nell’ex Macello; uffici comunali nell’ex caserma dei Vigili del fuoco. Si era impegnato a riqualificare le periferie e l’ex caserma Friuli; a realizzare la cittadella della giustizia nell’ex edificio di via Stringher».

«Il gruppo Alternativa in aula ha denunciato: “devono ascolatrci e coinvolgerci; è una questioen di metodo”. Quello che noi diciamo da anni scontrandoci con l’arroganza di questa giunta. Il tanto sbandierato motto «Ascoltare e poi fare» fa i conti con un sindaco sordo alle richieste dei commercianti degli artigiani dei cittadini.

«Siamo nella situazione in cui la giunta è legata alla necessità di far rientrare dall’India un proprio consigliere per poter affrontare in aula l'approvazione del proprio bilancio previsionale: la paura di essere battuta sui numeri è grande. Ma non era il bilancio perfetto? È la chiara dimostrazione del fallimento di questo governo e di questo sindaco. Sono alla frutta: Honsell e la sua baby-giunta hanno fallito». (g.z.)

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