Locale di lap dance aperto nonostante le restrizioni e timbri con la dicitura di un altro club: multato e chiuso

La polizia di Pordenone sta proseguendo le indagini dopo il blitz avvenuto nel pomeriggio di domenica scorsa in un locale di lap dance a Roveredo in Piano, aperto nonostante le restrizioni imposte dalla normativa anti Covid, con all’interno clienti e ballerine.

La notizia era trapelata nella tarda serata di domenica, con i primi particolari su quanto avvenuto e con le sanzioni comminate alla clientela.

Ieri mattina, all’esito degli accertamenti delle forze dell’ordine, si è appreso che la polizia è intervenuta al “Different club” di via Brentella, a Roveredo in Piano, e non, come in un primo momento filtrato, al Papi Lap club del medesimo paese, situato in via XX Settembre.

L’equivoco, che aveva portato alla pubblicazione della fotografia di tale ultimo locale, estraneo ai fatti (ce ne scusiamo con la proprietà e con i lettori) era stato ingenerato dalla circostanza che i timbri sulla documentazione in possesso della polizia dopo il blitz riportavano la dicitura A.P.S. Papi Club, via XX Settembre, Roveredo in Piano.

Proprio per questo la polizia sta conducendo indagini sul fatto che al “Different club” la timbratura apposta alla documentazione relativa al blitz portasse la dicitura A.P.S. Papi Club, via XX Settembre, e non “Different club”, via Brentella, come pure si sta indagando sulla veridicità della circostanza che, in passato, siano state rilasciate tessere col nome “Papi” ai frequentatori del locale.

Quel che è certo è che nè la gestione della discoteca del “Papi” di via XX Settembre e tantomeno quella dell’attiguo ristorante (peraltro mai citato nell’articolo) nulla hanno a che vedere col blitz compiuto dagli agenti della Questura di Pordenone, avvenuto in via Brentella nello stabile che porta le insegne “Different club”.

È in quest’ultimo sito che gli uomini della squadra volante hanno comminato, nel pomeriggio di domenica scorsa, multe di 400 euro ciascuno alla titolare e agli avventori. Al vaglio, inoltre, gli eventuali profili di responsabilità delle ballerine.

Gli atti sulle verifiche compiute saranno trasmessi alla Prefettura affinché venga valutata l’opzione di comminare un periodo di chiusura al “Different”, che in linea teorica potrebbe arrivare a un periodo massimo di un mese. Una sanzione che andrebbe scontata nel momento in cui il locale potrebbe, legge alla mano, riaprire, e non ora che deve restare chiuso per legge fino al venir meno delle disposizioni anti Covid.

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