Lo studio dentistico passa di mano A mettersi in gioco sono 2 giovani

Matteo Tonizzo e Riccardo Zanin al posto del dottor Bruni, in pensione Rilevato in società, unico stop dovuto al Covid è stato il brindisi ufficiale 
Lucio Leandrin

L’iniziativa



Avviare un’attività economica - la prima a Cordovado dallo scorso anno - in un momento difficile come quello attuale tra pandemia e zona rossa, è una decisione che richiede coraggio e fiducia nel futuro. Doti che non mancano ai due giovani cordovadesi Matteo Tonizzo, 29 anni, e Riccardo Zanin, 26 anni, che hanno appena rilevato lo studio dentistico del dottor Giuseppe Bruni. Da poco in quiescenza e loro mentore, il medico afferma: «Ho lasciato l’attività in buone mani, che adesso porta il nome di “Dentisti Cordovado”».

La sede è la medesima, nel settecentesco signorile palazzo Cappellari, in locali rinnovati dove emergono le caratteristiche umane e professionali dei due giovani fondatori, con il dottor Tonizzo, specialista in chirurgia orale come direttore sanitario, e Zanin, prossimo alla laurea in odontotecnica e protesi dentaria. «Le aspettative sono molte – dicono i due soci –: ci siamo messi in gioco con le nostre potenzialità e un pizzico di incoscienza, ma anche determinati nel realizzare quegli obiettivi in cui abbiamo sempre creduto. Il nome dello studio ha motivazioni particolari: entrambi proveniamo da famiglie conosciute del luogo, intendiamo dare continuità con un servizio innovativo avviato da un altro cordovadese e ci riconosciamo profondamente in questa comunità. Abbiamo ristrutturato i locali, inserito nuove strumentazioni e ampliato i servizi alla clientela, che rappresenta il nostro patrimonio primario insieme alle relazioni di fiducia che si riescono instaurare. Il settore non è certamente semplice: si richiede alta professionalità e avanzata specializzazione. Il team di collaboratori è giovane e affiatato: al momento abbiamo gettato le basi – precisano i responsabili –, ma vogliamo evolverci con un servizio di qualità strutturato per competenze e tecnologie con l’intento di dare un’offerta a 360 gradi. Siamo anche in prima linea per fronteggiare, con tutti i protocolli necessari, il Covid-19. Quello che invece non è riuscito a fare il virus è stato smorzare il nostro entusiasmo. Ci ha soltanto indotto a rinviare l’inaugurazione ufficiale del nostro studio». —



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