Lo storico Fogolar è in vendita: la rinascita non può attendere

MORUZZO. Il panorama è invidiabile, eppure sta lì, quasi che nessuno voglia riempirsi gli occhi di Friuli. Le finestrelle del granaio si aprono su verdi colline, giù fino a Udine e pianura.
E quello era solo uno degli spazi – il più piccolo e nascosto – che componevano il gigantesco e vivace “Fogolar”, ristorante di Brazzacco, nato ai primi del Novecento come osteria, e diventato poi uno dei più noti in Friuli Venezia Giulia.
Il locale, disposto su 900 metri quadrati complessivi dove sorgevano almeno quattro sale da pranzo, due bar, una sala da ballo, una decina di servizi, ha chiuso a tutti gli effetti nel 2013. Poi è stato messo in vendita. L’interessamento da parte di acquirenti c’è stato, ma la svolta decisiva non è ancora arrivata.
«I contatti per vendere, in questi mesi, ci sono stati, poi però le cose non sono andate a buon fine – spiega Luciano Del Fabro, 65 anni da compiere a giugno, proprietario del maestoso ristorante –. Ed è un peccato vedere un posto così chiuso. Questo locale non si può perdere, si trova in una posizione privilegiata e in una zona favolosa, rappresenta un pezzo di storia del territorio, ha portato qui persone da tutta la regione».
Basta dare uno sguardo alle foto che Del Fabro mostra con il sorriso e un pizzico di nostalgia per capire che il Fogolar ai tempi d’oro era un’istituzione. Seicento coperti a disposizione, fine settimana con, in contemporanea, anche quattro matrimoni, serate di musica e ballo. C’era da divertirsi.
E lo pensavano anche tante celebrità della musica italiana – da Milva a Nico Fidenco fino a Little Tony – e gli sportivi più amati dell’epoca – Bartali, ma anche Cabrini e Zoff, che facevano tappa in Friuli e sceglievano proprio il ristorante di Brazzacco.
Luciano Del Fabro, nella strada Del Val, è nato e cresciuto. Da bambino girovagava già nel ristorante con sala da ballo aperto nel 1962 dai genitori, Ireneo e Andreina. Sempre con loro è arrivato il successivo ampliamento, nel 1977. Il locale si popolava, e il lavoro per i dipendenti, sempre di corsa tra una sala da pranzo e l’altra, non mancava di certo.
«Una sera incontrai un cameriere sulle scale con una faccia perplessa – ricorda divertito – gli chiesi cosa stesse facendo e lui mi rispose che si era perso… il locale era talmente grande! ».
Il successo è durato decenni, poi, dopo mezzo secolo di attività, il titolare del Fogolar ha deciso di chiudere, trovandosi in difficoltà nella gestione di quello spazio.
Del Fabro, appendendo il cartello “Vendesi” sulla facciata del ristorante, vorrebbe guardare avanti. «Qui si possono fare un sacco di cose, penso a una pizzeria, ma anche a una serie di conferenze ed eventi con la musica – conclude –. Mi dispiacerebbe davvero che un gioiello come questo non trovasse un modo per rinascere». —
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