L'indice Rt scende ancora in Friuli Venezia Giulia ma soffrono gli ospedali: oggi la decisione del Governo sul cambio di colore

Il ministro della Salute Roberto Speranza in aula alla Camera durante il voto della Legge di Bilancio 2021, Roma, 27 dicembre 2020. ANSA/ANGELO CARCONI
Il ministro della Salute Roberto Speranza in aula alla Camera durante il voto della Legge di Bilancio 2021, Roma, 27 dicembre 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

UDINE. La premessa d’obbligo è che il Friuli Venezia Giulia resterà in zona arancione anche la prossima settimana, ma almeno dovrebbe aver evitato – il condizionale lo si inserisce d’ufficio perché la decisione finale arriverà soltanto questo pomeriggio da parte del ministero della Salute – il declassamento in rosso. Il Dpcm di Giuseppe Conte, infatti, parla chiaro e spiega come il tempo minimo di permanenza di una Regione in una fascia inferiore al giallo sia di 15 giorni, per cui quantomeno fino al 31 gennaio – ma potrebbe essere anche di più vista la situazione degli ospedali – in Friuli Venezia Giulia continueranno a essere attive le limitazioni alla mobilità e alle attività commerciali, a partire da bar e ristoranti, in vigore da domenica.


Detto questo, però, vale la pena di evidenziare come il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità – che fa riferimento al periodo compreso tra l’11 e il 17 gennaio –, presenti una serie di valutazioni in deciso miglioramento rispetto allo screening dei sette giorni precedenti.

Il primo dato che balza agli occhi, anche se con le modifiche legislative apportate dopo Natale non possiede più la stessa importanza del recente passato, è l’indice Rt mediano che è sceso dallo 0.94 di giovedì scorso – in leggera risalita rispetto allo 0.91 della settimana a cavallo di 2020 e 2021 – all’attuale 0.88 compreso in un range tra 0.84 e 0.91. E se, come accennato, non basterà il valore inferiore a 1 per tornare in zona gialla nemmeno tra nove giorni – visto che bisognerà capire il grado di valutazione complessiva del rischio tra moderato ed elevato –, resta il fatto che l’abbassamento dell’indice testimonia una minore diffusione del contagio all’interno dei confini regionali.

Una teoria, questa, confermata anche da altri parametri del monitoraggio, a cominciare dal numeri di casi registrati negli ultimi 14 giorni, drasticamente ridottisi passando dal +35,7% dell’ultima analisi all’attuale -18,1%. Un trend, questo, che viaggia in parallelo a quello registrato nel criterio dei casi riportati alla sorveglianza integrata scesi da una crescita del 30,8% di sette giorni fa all’attuale calo del 27,6%.

 

La tendenza, poi, è positiva pure in relazione ai nuovi focolai settimanali che sono stati pari a 705 contro i “vecchi” 894 per un totale di cluster attivi leggermente aumentato se consideriamo come giovedì scorso fossero complessivamente mille 719 e ieri il totale fosse salito a mille 775.

Bene, andando oltre nell’analisi, i casi con focolaio non noto scesi fino a quota mille 621, dai precedenti 2 mila 23, ma sono anche gli andamenti dei tamponi a permettere al Friuli Venezia Giulia di tirare un sospiro di sollievo. Il totale di positività di coloro che sono stati testati per la prima volta, infatti, è pari al 14,5%, cioè praticamente dieci punti in meno rispetto al precedente 24,5%, così come si è più che dimezzato l’indice dei contagi in ospedale – diminuito fino al 9,2% dei test rispetto all’antecedente 19,4% – e quello nel setting territoriale è sceso dal 25,1% al 15,5%.

Le altre buone notizie, inoltre, sono legate al tasso di occupazione delle Terapie intensive che finalmente, dopo diverse settimane, fa segnare un andamento decrescente – anche se di appena 3 punti arrivando al 36% dei posti-letto – a differenza, purtroppo, dei ricoveri nei reparti di non urgenza balzati al 54% e in crescita dell’1%. Segno negativo, infine, per le capacità di tracciamento dei contagi perché una settimana fa la Regione presentava un andamento del contact tracing del 93,7%, mentre ieri il dato si era fermato sotto quota 90% ed esattamente all’88,9% dei casi totali registrati in Friuli Venezia Giulia dall’11 al 17 gennaio.

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