L’incredibile storia di Cinzia: «Il Comune mi crede morta»

«Chi è?». «Sono Cinzia Olivo, non sono morta». La risposta al citofono è di quelle che spiazzano e lasciano per un momento interdetti. Di certo non è una risposta comune. E a proposito di “comune”, in questa storia piuttosto surreale c’entra anche il Comune di Gorizia, quello con la C maiuscola. Perché, per motivi imperscrutabili, Cinzia Olivo è finita nella lista dei proprietari, deceduti, delle particelle da espropriare per la realizzazione del quarto lotto dell’itinerario ciclo-pedonale del Parco transfrontaliero dell’Isonzo cofinanziato dal Programma di cooperazione territoriale Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020. A cercare gli eredi legittimi delle undici particelle catastali da espropriare tra Montesanto e viale 20 Settembre, per le quali non è stata eseguita la successione è il Settore Opere pubbliche, manutenzioni e patrimonio.
La lista, dopo essere stata prima affissa all’Albo pretorio e poi pubblicata a pagamento sulla stampa locale e su quella nazionale, ieri è stata riportata anche dal Piccolo in un articolo di cronaca; e proprio leggendo il Piccolo, suo malgrado, Cinzia Olivo ha scoperto... d’essere passata a miglior vita. Lì per lì, c’è rimasta di sasso, poi, visto che ieri era Martedì grasso, l’ha presa con filosofia e ha fatto buon viso a cattivo gioco fingendo che fosse solo uno scherzo ben riuscito. Con la giusta dose di ironia ha quindi cominciato a riderci sopra insieme al marito Adriano Podversic, il quale ha subito provato a girare la situazione in suo favore: «Come vedovo sono già pronto per rimettermi sulla piazza». «No, mi dispiace: io sono già risuscitata», la pronta replica di lei che, evidentemente, ha già saltato la quaresima per andare subito alla Pasqua.
Cinzia e il marito sono i titolari dell’agri-residence per anziani “Silicanum” di via degli Scogli. «Se leggono il giornale i miei nonni, a qualcuno viene un colpo», è stato il primo pensiero.
Al di là delle battute, la cosa più curiosa di tutta la faccenda è che nelle scorse settimane il Comune di Gorizia aveva già comunicato a Cinzia Olivo l’avvio del procedimento di esproprio per pubblica utilità delle porzioni di terreno relativi alle due particelle indicate nell’avviso pubblico. La raccomandata su carta intestata del Comune di Gorizia riporta la data del 31 gennaio. Nel complesso, dei 3.590 metri quadrati dei due terreni di via degli Scogli, vengono espropriati 75 metri quadri: 9 da una parte, 66 dall’altra. «Da un punto di vista delle proprietà quella zona è in effetti tutta un po’ confusa - ricorda la coppia cercando di capire come possa esserci stato l’errore -. Per fare un esempio, abbiamo in affitto un terreno di proprietà di uno sloveno morto nel 1909. Nonostante siano passate le generazioni, gli eredi non hanno mai fatto la successione. Nel nostro caso, però è tutto chiaro. Le particelle sono state acquistate regolarmente diversi anni fa e lì verrà aperto un agri-ristoro, un agriturismo come era il Silicanum prima che venisse trasformato in fattoria sociale per anziani». —
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