L’incendio al magazzino Coop: arriva l’ok alla cassa integrazione

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Tempi ancora incerti per la ripresa delle attività nella porzione rimasta integra del magazzino di Centrale Adriatica, dopo l’incendio che, giovedì scorso, ha distrutto 15 mila metri quadrati di capannone. Ma nessun lavoratore resterà senza sostegno al reddito: domani sarà firmata la cassa integrazione per i 70 dipendenti di Centrale Adriatica, che stamattina si riuniranno al centro direzionale del consorzio per la zona di sviluppo industriale Ponte rosso.
Già venerdì era stata trovata una soluzione per i circa 120 dipendenti di Astercoop che lavoravano al magazzino: un centinaio sono stati ricollocati in altre sedi della rete logistica che rifornisce i supermercati Coop, per circa venti è scattata la cassa in deroga. Ieri si è cominciato a parlare del futuro dei dipendenti di Centrale Adriatica, con un vertice tra rsu e il responsabile del personale (tra l’altro, non nell’ambito del magazzino, dove ancora non è concesso accedere).
«Domani (oggi per chi legge, ndr) ci sarà l’assemblea dei lavoratori alla sede dello Zipr – ha confermato Eraldo Ius, rsu Filcams Cgil –. Giovedì si firmerà la cassa. L’azienda ha assicurato che la ripresa delle attività avverrà quanto prima nel reparto generi vari, ultimate le verifiche sull’anello antincendio». Le perizie sono in corso da lunedì, accompagnate da quelle degli inquirenti nella parte sotto sequestro.
«C’è il massimo impegno dell’azienda e di tutte le altre parti in causa per risolvere problema», ha rimarcato Ius. Intanto, Coop Alleanza 3.0 è alle prese con la riorganizzazione della distribuzione: individuate alcune possibili sedi alternative per i generi alimentari freschi (che erano stoccati nella parte andata distrutta), per ora i rifornimenti ai supermercati avvengono dal network di magazzini tra Triveneto ed Emilia Romagna.
Le attività al centro di San Vito riprenderanno solo, in un primo periodo, per i generi vari. Tutti i 70 dipendenti, considerando che da quasi una settimana sono inattivi, partiranno dalla cassa integrazione. Quanti torneranno subito al lavoro dipenderà da come sarà organizzata l’attività del reparto, una volta ottenuta l’agibilità.
«Alcuni del reparto freschi – continua Ius - hanno manifestato su base volontaria la disponibilità a lavorare in Emilia. In assemblea si vedrà il da farsi. I lavoratori ringraziano vigili del fuoco, carabinieri e chiunque ha contribuito a rendere meno drammatica la situzione, anche i cittadini e i lavoratori di altre aziende che hanno manifestato solidarietà».
E il futuro a lungo termine? Dopo le prime rassicurazioni sul fatto che tutto verrà ricostruito a San Vito, al momento non ci sono timori: «Rifare tutto altrove sarebbe pure controproducente – osserva Ius –. È il magazzino più importante del Nordest della rete Coop, che ha riconosciuto anche le capacità dei suoi addetti».
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