L’imprenditore ex pilota fa “volare” Luna Rossa

Massimo Guerra è titolare della marina Planais a San Giorgio Nella sua ditta Cmf realizzata una componente dell’ala  



San Giorgio di Nogaro

Ha la velocità nel sangue. Che sia in mare, in pista o nello sterrato, l’udinese Massimo Guerra, classe 1964, un passato da pilota, oggi imprenditore siderurgico e titolare della marina Planais di San Giorgio di Nogaro, vive l’adrenalina dell’essere il più veloce. E quando gli hanno proposto di poter collaborare a rendere Luna Rossa ancora più competitiva per la Coppa America 2021 si è lanciato nella sfida: obiettivo veder letteralmente volare la barca sull’acqua.

Una preparazione tecnica forgiata al “Malignani” di Udine quella di Massimo Guerra, uno dei due soci fondatori della Cmf di Cormons, dove è stata realizzata una componente dell’ala di Luna Rossa, «quella montata è la quinta modifica», racconta Guerra, grande appassionato di nautica che nel 2013 ha aperto in riva al fiume Corno nel tratto che porta alla laguna di Marano, la marina Planais.

Sui dettagli tecnici, assolutamente top secret, non si addentra, parla solo dei tempi che ci sono voluti per arrivare a forgiare la componente oggi montata su Luna Rossa. «Non a caso – commenta – una competizione come la Coppa America si tiene ogni quattro anni, perché ogni componente richiede più di uno step per la sua preparazione».

Se la 35ª edizione del trofeo più famoso al mondo per gli amanti della vela porta con sé un po’ di Friuli Venezia Giulia lo si deve allo specifico curriculum di Cmf che da anni opera nel settore della cantieristica navale: «Siamo stati contattati da Persico Marine della provincia di Bergamo, con cui collaboriamo da tempo – racconta Guerra – i suoi tecnici stavano sviluppando il progetto della nuova versione di Luna Rossa e ci hanno chiesto supporto per le ali. Abbiamo quindi avviato uno studio su un acciaio che avesse delle caratteristiche meccaniche particolari, in grado di sostenere lo sforzo di una barca che sfreccia sull’acqua a 80, 90 chilometri orari».

In particolare quella realizzata a Cormons è la parte finale dell’ala (o foil) di Luna Rossa, l’unica parte che tocca l’acqua e supporta “il volo” dello scafo sul mare: la soddisfazione per aver contributo alla creazione di una barca davvero avveniristica sotto l’aspetto tecnico c’è tutta, anche se resta nascosta. «Per il momento siamo ancora sfidanti – va cauto Guerra pensando alle ultime prove della Coppa America che ancora mancano – fra un paio di settimane vedremo se ci sarà soddisfazione».

Sabato prossimo, 6 marzo, un’altra sfida per Luna Rossa e il 15 la conclusione con la proclamazione del vincitore dell’America’s cup. Alla Cmf vivono questa attesa con la stessa tensione che può avere l’equipaggio di Luna Rossa, consapevoli che la modifica all’ala realizzata nel loro stabilimento questa volta potrebbe fare la differenza. —.

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