Lignano si candida come “Comune fiorito” Domani il sopralluogo

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La località balneare di Lignano Sabbiadoro si è candidata, per la prima volta in assoluto, per aggiudicarsi il titolo di “Comune fiorito”, il marchio nazionale che certifica la qualità dell’ambiente di vita delle città nostrane. E proprio domani, uno dei membri della commissione arriverà nella riviera friulana per un sopralluogo: ad essere giudicate saranno le azioni e l’educazione ambientale promosse dall’amministrazione comunale, l’ordine, la pulizia, il decoro urbano, nonché il verde pubblico le fioriture.

Inoltre, il prossimo 10 novembre, a Pomaretto (nel Torinese), in occasione del Meeting nazionale comune fiorito ad ogni città selezionata dalla commissione nazionale oltre al marchio originale verrà anche rilasciato un report finale di valutazione tecnico-operativa redatto a seguito della visita ufficiale della giuria nazionale.

Promosso da Asproflor, l’Associazione produttori florovivaisti, in collaborazione con Confcooperative Piemonte, la certificazione che attesta la qualità dell’ambiente di vita di città e paesi d’Italia permette al comune selezionato di essere inserito tra le pagine della Guida ai Comuni fioriti d’Italia.

«L’obiettivo della amministrazione comunale è quello di far rivivere dal punto di vista floreale la Lignano degli anni Settanta e Ottanta, nei quali la località era famosa per la cura dei giardini e delle rotonde fiorite. Tutti elementi, questi ultimi, che hanno permesso alla città di diventare fiore all’occhiello del turismo – ha detto Paolo Ciubej, assessore all’Ambiente, Urbanistica e Politiche sociali -. C’è da dire, però, che a quel tempo la realtà era molto diversa. L’amministrazione poteva contare, infatti, su una serra comunale (sita accanto al magazzino) e una squadra di oltre 30 giardinieri, diretti dapprima dalla maestria di Odino Fanotto e poi da Moraldo Bradaschia, a cui è stato passato il testimone. I nostri giardinieri venivano contattati anche in altre città per progettare e realizzare aiuole». E Ciubej conclude: «Ora la normativa è cambiata profondamente e bisogna appaltare queste mansioni a ditte esterne. In ogni caso, la giunta ora sta investendo nuovamente, in termini sia personali che economici, per riportare in auge gli anni d’oro lignanesi». —

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