L’hotel Europa a una holding friulana: pronto un investimento da 3 milioni

UDINE. Da venticinque anni abbandonato, è testimone muto e allo stesso tempo simbolo delle trasformazioni di Borgo stazione. L’immobile che un tempo ospitava l’hotel Europa, all’angolo tra viale Europa Unita e via Roma, passa di mano. A investire sulla struttura la Ferret Re neonata holding nata dalla partecipazione degli imprenditori Alessandro Pedone, Gabriele Ritossa e Alberto Diasparra.
L’acquisizione del caratteristico palazzone che fronteggia lo scalo ferroviario udinese costituisce il primo tassello di una più ampia operazione immobiliare che punta a riqualificare un’area del quartiere delle magnolie oggi in disarmo. Massimo riserbo al momento sui termini dell’operazione e sul destino della superficie che, a quanto trapela, dovrebbe ospitare un nuovo albergo, uno studentato e parcheggi, anche a servizio degli utenti della stazione.
L’operazione
L’ufficialità è arrivata nei giorni scorsi. Ferret Re ha acquisito l’immobile bruciando sul tempo i potenziali concorrenti. L’ex struttura ricettiva era di proprietà della House Building spa di Imola, dichiarata fallita dal tribunale di Bologna il 1° agosto 2013.
Alla sentenza era seguito il sequestro di tutti i beni e delle attività del gruppo, l’Uni Land, che operava nel settore immobiliare, di cui l’azienda faceva parte, e i cui vertici sono stati coinvolti in una vicenda giudiziaria che ha scritto nei giorni scorsi il primo capitolo, con la condanna in primo grado a cinque anni di Riccardo Ascari, ex presidente del cda di Uniland e del revisore contabile Livio Mezzetti.
L’investimento
Ancora nell’autunno di due anni fa il perito incaricato dal tribunale fallimentare della stima dell’immobile aveva indicato in 670 mila euro il valore di mercato dell’immobile e fissato in 500 mila euro il prezzo a base d’asta.
«Lo stabile è in stato di abbandono e in pessime condizioni di manutenzione – aveva annotato nella relazione che costituiva la parte centrale della perizia–. Sono presenti all’interno alcuni mobili e vecchie carte degli uffici pubblici occupanti l’immobile prima del suo acquisto da parte della società fallita, nel 2007». Specificando che il nuovo proprietario avrebbe dovuto provvedere «a una ristrutturazione globale».
Centrato l’obiettivo dell’acquisizione dell’ex Europa, la holding friulana è in pista anche per un altro lotto relativo al fallimento Uni Land. Si tratta di due immobili, entrambi in viale Europa Unita: il primo è un palazzo di 5 piani a uso residenziale, con 45 alloggi ristrutturati, con autorimesse (ex Casa Burghart) e una villetta da due piani da ristrutturare, per una superficie complessiva di quasi 4.400 metri quadrati. Un’operazione che complessivamente vale oltre 3,3 milioni di euro
La trasformazione
Non cambierà la destinazione d’uso del palazzo, che dovrebbe ospitare un albergo pensato in funzione del luogo in cui sorge, proprio di fronte alla stazione ferroviaria. «In tutte le città, anche del Nordest – spiega il presidente di Ferret Re, Filippo Facile –, sorgono fior fior di hotel nelle immediate vicinanze delle stazioni, il revamping di un’area inizia anche da queste cose, i percorsi virtuosi vanno attivati, e noi tentiamo di essere soggetto attivatore, andando oltre i meri slogan. In futuro siamo pronti a cogliere altre opportunità del mercato immobiliare locale che possano portare anche un beneficio al nostro territorio».
«Siamo molto soddisfatti per le operazioni concluse a Trieste e adesso a Udine che dimostrano quanto grande sia la voglia del nostro gruppo di investire in questa regione – aggiunge Facile –. L’ultima operazione condotta in Borgo Stazione, l’hotel Europa, è inoltre strategica in quanto destinata a rilanciare una struttura storica che può diventare punto di riferimento per il cuore della città». Per anni di proprietà della Regione dopo essere stata a lungo struttura ricettiva, il palazzo aveva ospitato anche la segreteria speciale del post-terremoto del 1976.
Il piano di sviluppo
Detto dell’albergo, per la riqualificazione complessiva dell’area la holding immobiliare pensa in grande. Ipotizzando la realizzazione di uno studentato, capace di esaudire le richieste abitative degli universitari che frequentano i corsi in città, e di un’area da destinare a parcheggio, fondamentale in una zona strategica della città, considerata la compresenza della stazione dei treni e di quella dell’autobus.
Anche il Comune, nei mesi passati, aveva messo gli occhi sull’ex albergo, ipotizzando la trasformazione della struttura in disuso in una cittadella della sicurezza, da realizzare grazie a fondi europei. Non è escluso che nell’ambito della riqualificazione uno spazio venga riservato alla Polizia locale, che così potrebbe istituire in Borgo stazione un presidio fisso. —
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