Lestizza, rinasce villa Bellavitis

LESTIZZA
Sarà una data storica quella di sabato 4 febbraio: s’inaugura il restauro di villa Bellavitis, intervento realizzato grazie a consistenti contributi regionali e alla perseveranza - dal 1998 ad oggi - di più amministrazioni comunali. Tocca all’attuale, guidata dal sindaco Geremia Gomboso, inaugurare la prestigiosa opera, destinata a sede della biblioteca civica, con sale per riunione e altre per esposizioni; non è difficile immaginare che il salone nobile sarà una bellissima cornice per i matrimoni.
Sabato 4 febbraio, alle 15.30, si presenta la biblioteca (trasferita dal centro studi, con una frequenza di consultazioni e di prestiti di molto superiore a quelle dei Comuni di pari popolazione), che trova posto al secondo piano servito da ascensore, e saranno inaugurate le mostre “I mulini del Friuli” di Paolo Parisi, quella del “Progetto Friuli di Mezzo” e alcune bacheche con alcuni dei più importanti reperti archeologici rinvenuti in territorio comunale.
Alle 20.30, in auditorium comunale (polo scolastico) il Concerto di San Biagio con la Filarmonica “La prime lûs 1812” di Bertiolo.
Domenica 5 febbraio, oltre alla villa, sono aperte al pubblico la medioevale Toresse di Garzit in borc Scarpêt (via della Chiesa), pure di recente restaurata a cura dei proprietari, e la chiesa di San Giacomo in piazza San Biagio.
Villa Bellavitis, costruita nel 1750, proprietà del Comune dal 1947, fa parte del complesso del palazzo dei Fabris, signori del paese dal 1500. La dimora appartenne alla scrittrice Elena Fabris Bellavitis (1861-1904), autrice di romanzi e novelle sul modello di Caterina Percoto. L’edificio, che era stato ristrutturato modernamente per far posto alla farmacia e all’ambulatorio medico, è stato riportato alla struttura originaria grazie a più fasi progettuali, di consolidamento del tetto nel 2005 a cura dell’architetto Licia Zamaro, e di ripristino dell’originaria struttura e aspetto a cura dell’architetto Paolo Coretti. Oltre un milione e mezzo di euro le risorse impiegate, da trasferimenti regionali.
Paola Beltrame
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