L’esperto difende Real bodies: la mostra rappresenta la realtà

«Real Bodies è vera realtà biologica del corpo umano mostrata dall’alfa all’omega della vita: dal momento iniziale della nascita e del concepimento al momento finale della morte, attraversando tutte...

«Real Bodies è vera realtà biologica del corpo umano mostrata dall’alfa all’omega della vita: dal momento iniziale della nascita e del concepimento al momento finale della morte, attraversando tutte le fasi della vita, dallo stato di benessere allo stato di malattia». Sono le considerazioni del medico legale Antonello Cirnelli, medico chirurgo specializzato in medicina assicurativa, che dal suo ambulatorio di Portogruaro commenta l’episodio di svenimento della trentenne friulana alla mostra Real Bodies di Jesolo che ha generato una polemica da quando il marito della donna ha chiesto la censura del corpo plastinato che rappresenta la gestazione del feto, evidenziando l'anatomia di una donna gravida con in grembo un bambino di 5 mesi, nella sezione dedicata all'apparato riproduttivo.

Il medico legale, fra gli esperti incaricati dalla Procura di Venezia di analizzare le scene del crimine, per poi produrre perizie medico legali delle cause dei decessi, è curatore scientifico della mostra impegnato nel progetto didattico scientifico a fianco del testimonial, Alessandro Cecchi Paone.

«Questo è l’obiettivo divulgativo della mostra che non ha intento spettacolare ma solo scientifico. Per trattare l’anatomia umana nella sua complessità, la realtà del corpo umano non può essere oscurata, deve essere espressa per come è e per come ci può apparire dal momento del nostro concepimento. I corpi esposti al primo piano della mostra sono sicuramente di forte impatto. Ricordiamo però che anche gli effetti di questa forte impressione rientrano nel previsto, tanto che mano a mano che ci si avvicina a questa sezione sono stati posizionati una serie di cartelli che tentano di dissuadere le persone più sensibili in tal senso dal prendere parte a questa porzione di mostra che può suscitare particolari reazioni in alcuni soggetti. Si tratta comunque di reazioni rare. Parlare di un caso di clamore perché una donna è svenuta è eccessivo. Il caso va tenuto certo in considerazione nei modi in cui la mostra sta già facendo: predisponendo un’area apposita per la sicurezza sanitaria e con la presenza in tutti gli orari di apertura dell’esposizione di un'infermiera professionale». Intanto sui social network il popolo del web si è scatenato in una miriade sulla vicenda.

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