Le buche “spariscono” dalle strade: testato un metodo innovativo

Via le buche da via Braida Foenis e via Stradelle in poche ore. È successo ieri grazie al “metodo tappabuche”, una novità in Friuli Venezia Giulia già testata a Torino e Roma. L’innovativa tecnologia tedesca brevettata quattro anni fa dalla società torinese Combicons e operativa in Friuli Venezia Giulia attraverso la società di manutenzione stradale Sicura srl di Pasian di Prato ieri è sbarcata a Cordenons.
Del “metodo tappabuche” c’era già stata una dimostrazione a Udine, ma il primo incarico in regione – sperimentale e per circa 5 mila euro – è arrivato da Cordenons. Dalla fine dell’estate Sicura Srl opererà anche in altri quindici comuni, Pordenone compreso.
Il mini-cantiere si è tenuto in via Braida Foenis (dove in quattro ore sono state rattoppare 33 buche) e in via Stradelle. Qui, in particolare, l’amministrazione ha voluto fosse messo in sicurezza il tratto di strada che costeggia il parcheggio antistante il condominio Lares. È un punto critico finito di recente agli onori della cronaca per la segnalazione di un cittadino. Oggi “la macchina tappabuchi” ritornerà su via Stradelle. «Eravamo già a conoscenza dal web di questa macchina – dice l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Netto – così, quando la ditta si è proposta, abbiamo voluto testarla affidando un piccolo incarico diretto per valutarne i vantaggi in vista di eventuali altri interventi». Ieri Netto ha assistito ai lavori; una visita l’ha fatta anche il sindaco Andrea Delle Vedove.
La “macchina tappabuche” è dotata di un braccio meccanico attraverso il quale riesce ad eseguire tutte e quattro le fasi di intervento, pulizia della buca, irrorazione di un’emulsione bituminosa specifica a caldo, irrorazione dell’inerte in base alla tipologia della buca e compattazione. “È un metodo veloce – dice Luca Zufferli, referente del metodo tappabuchi – innovativo e sicuro per gli operatori e per gli utenti della strada. In una giornata permette di sistemare fino a 60 buche contro le otto in media del metodo tradizionale, senza dover chiudere le strade e con la garanzia che il lavoro fatto dura nel tempo».
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