Le aziende cormonesi snobbano Cantine aperte

CORMONS. È il weekend di Cantine Aperte, ma tra i 38 Comuni del Friuli Venezia Giulia nei quali sarà possibile trovare un’azienda aderente all’iniziativa promossa dal Movimento Turismo del Vino non c’è la capitale del Collio. A Cormons, incredibilmente, non ce n’è nemmeno una che apra le proprie porte ai visitatori: in provincia di Gorizia si potranno trovare Cantine Aperte in dieci municipalità (Dolegna, Capriva, San Floriano, Mossa, Gorizia, Savogna, Farra, Romans, Sagrado e Monfalcone) ma non nel centro vitivinicolo principale di tutto l’Isontino.
Saranno 17 per l’esattezza le aziende agricole nella provincia che domenica accoglieranno curiosi e addetti ai lavori dalle 10 alle 18: quattro a Dolegna (Ca’Ronesc, Crastin, Ferruccio Sgubin e Alessandro Pascolo), altrettante a San Floriano (Draga-Miklus, Graunar, Ivan Vogrig e Alessio Komjanc e figli), due a Farra (Tenuta Borgo Conventi e Tenuta Villanova) e una a testa a Capriva (Villa Russiz), Mossa (Baroni Codelli), Oslavia (Fiegl), Savogna (Castello di Rubbia), Romans (Puiatti Vigneti), Sagrado (Castelvecchio) e Monfalcone (Vigneti Conte), mentre l’azienda Humar di San Floriano aprirà le proprie porte solo nella giornata di sabato (sempre dalle 10 alle 18). Tra tutte queste, quindi, nemmeno una cormonese: sono anni d’altronde che sul territorio era difficile riscontrare adesioni da parte di aziende della capitale del Collio. Tra le ultime in questi anni a tenere botta c’era stata la Cantina Produttori: quest’anno nemmeno la cooperativa di via Vino della Pace, però, ci sarà. Teoricamente una realtà del Cormonese, e più precisamente di Brazzano, ci sarebbe anche: ma la Livio Felluga, che concentra buona parte della propria produzione nella frazione che si affaccia sullo Judrio, in realtà ha la propria sede sociale a Manzano e quindi tecnicamente non può essere inserita tra le aziende cormonesi.
Come mai questa ritrosia a Cormons nei confronti di Cantine Aperte? A provare a dare una spiegazione è l’assessore all’Agricoltura Mauro Drius, egli stesso uno dei principali produttori di vino del territorio. «I tempi sono cambiati – spiega – oggi ormai tutte le aziende sono sempre aperte al cliente, tutto l’anno. E quindi l’accoglienza è qualcosa che, soprattutto nelle cantine a gestione famigliare, si svolge senza interruzioni tutte le settimane ed è qualcosa di gestibile con comodità. Cantine Aperte, invece, è una manifestazione di massa con grandi numeri: e per chi ha dimensioni piuttosto ridotte, a volte, è difficile far fronte alle grandi quantità di visitatori che arrivano per questa kermesse. Così molte aziende scelgono di restare chiuse in occasione di Cantine Aperte, ma si dedicano al cliente per tutti gli altri weekend dell’anno: quasi ovunque basta una prenotazione e si può andare a conoscere da vicino la produzione quando si vuole».
Robert Princic del Consorzio Collio propone un’altra chiave di lettura: «Essendoci molti eventi di rilievo in questo periodo, qualcuno sceglie di aderire a Cantine Aperte, qualcun altro, ad esempio, ad Enjoy Collio Experience, che come Consorzio promuoviamo in tutta la denominazione tra il 28 maggio ed il 3 giugno».
Ed allora eccolo il programma della manifestazione promossa dal Consorzio tra San Floriano, Gorizia, Dolegna, Capriva e, in questo caso, anche Cormons tra vigneti, castelli e cantine. Si inizia lunedì con il Galà rural-chic a San Floriano nell’antico complesso delle Baronesse Tacco. Si prosegue mercoledì con il pic nic nel Collio a Ruttars; mentre il primo giugno c’è la possibilità di visitare cantine e aziende, ma anche l’occasione per svolgere dei percorsi didattici con èStoriabus, laboratori con Bottega Errante e visite alla mostra di Sissi a Gorizia. Il 2, invece, XV edizione del Premio Collio al Castello di Gorizia, con gran finale domenica 3: tra le collaborazioni in atto anche quella con il Circolo Controtempo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto