Le agenzie viaggi tengono i turisti lontani dal Bosforo

UDINE. «Dopo gli episodi dell’anno passato non proponiamo più la Turchia come meta turistica. E questa è una tendenza piuttosto diffusa». Alessandro Venturini, titolare dell’agenzia di viaggi Spada di Udine non aveva propri clienti a Istanbul nella serata di martedì, quando l’aeroporto Ataturk è stato squassato dagli attacchi di tre kamikaze dell’Is. «Un nostro cliente era partito la mattina per Los Angeles, facendo scalo in Turchia: ma al momento dell’attentato era già arrivato negli Usa. E un altro viaggiatore sarebbe dovuto partire oggi con la Turkish airlines, destinazione Costa d’Avorio», indica Venturini.
L’agenzia viaggi La Specola ha organizzato il transfer di due turisti, che si erano appoggiati a un’associazione culturale e ricreativa friulana: i due sono ripartiti da Istanbul poche ore prima dell’attentato. A Buttrio, Turismo.85 si occupa di predisporre i pacchetti per le trasferte di lavoro dei dipendenti della Danieli: «Abbiamo degli addetti in Turchia, ma non possiamo fornire ulteriori informazioni», specificano, assicurando che nessuno in ogni caso è rimasto coinvolto nelle esplosioni all’aeroporto del capoluogo della Marmara.
A Gorizia, l’agenzia Scarpette rosse conferma che «la Turchia non si propone più da tempo: spingiamo su altri lidi, se possiamo evitiamo anche gli scali intermedi», spiegano dal capoluogo isontino.
Amche le agenzie pordenonsi confermano che la Turchia non è più una meta ambita per il turismo e, per ragioni di sicurezza, non si usa neppure più tanto lo scalo di Instanbul per raggiungere i paesi del Medio Oriente. La paura di attentati ha spostato la meta delle vacanze verso altri lidi, considerati ora più sicuri.
Di fronte alle notizie che arrivavano dalla città turca, le agenzie di viaggi ieri mattina hanno verificato di non avere clienti in zona, singoli o gruppi. Nessuno ha ricevuto segnalazioni da parte di clienti. Del resto sono pochi quelli che partono per la Turchia per viaggi di piacere.
«A livello di viaggi – fanno sapere dall’agenzia Livenza viaggi di Sacile e Pordenone – c’è poco interesse per motivi di sicurezza, mentre fare scalo a Istanbul può essere economico».
Una tappa nell’aeroporto turco può allungare il volo, ma accorciare il prezzo e per questo l’aeroporto Ataturk era preso in considerazione dai pordenonesi che viaggiano per lavoro o per piacere per raggiungere mete più lontane abbassando i costi. Ma anche questa tendenza è cambiata negli ultimi tempi sempre a causa del pericolo degli attentati.
Nessun viaggiatore singolo o gruppo è stato registrato negli ultimi tempi neppure alla Antonietti Viaggi di Pordenone dove osservano che si è anche ridotto il numero di coloro che scelgono l’opzione dello scalo a Istanbul sempre per ragioni di sicurezza.
Le risposte delle agenzie di viaggi sono simili: per turismo la Turchia è uscita dalle rotte dei pordenonesi mentre sono invece quotate le più sicure Spagna e Grecia.
Chi la sceglie per fare scalo, come alcuni spilimberghesi che dovevano partire nei giorni scorsi alla volta del Medio Oriente con tappa a Istanbul, ha dovuto posticipare la partenza a causa della situazione.
«Avevamo prenotato dei viaggi con scalo all’aeroporto di Istanbul – affermano alla Viaggiare Insieme di Spilimbergo –, ma stiamo lavorando per spostarli di qualche giorno”.
Anche i pordenonesi evitano quindi alcune zone considerate a rischio almeno per quello che riportano le agenzie di viaggi. C’è, infatti, anche il mondo parallelo delle agenzie di viaggi su internet e del fai da te che è impossibile controllare.
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