L’avv. Giulia Bongiorno in udienza a Udine

di Alessandra Ceschia
È arrivata nell’aula B del tribunale di Udine direttamente dall’aeroporto. Il tempo di sedersi accanto all’avvocato Giovanni Battista Campeis, con il quale componeva il collegio difensivo, e rivolgere alcune domande, precise e circostanziate a tre testi, quindi l’avvocato Giulia Bongiorno – completo scuro di taglio maschile e tacchi bassi – si è lasciata sfuggire un «ho un aereo da prendere», si è tolta la toga e si è cambiata in corridoio prima di correre verso l’aeroporto e tornare dal suo bambino, nato il 22 gennaio scorso. Deputato, presidente di commissione giustizia alla camera, nonchè componente del collegio difensivo di Giulio Andreotti, ha assunto la difesa di Vittorio Emanuele di Savoia, Clementina Forleo, Stefano Bettarini e Raffaele Sollecito, uno degli imputati per l’omicidio di Meredith Kercher. Ieri, era al palazzo di giustizia di Udine per un’accusa di lesioni personali colpose.
Si trattava della prima udienza con audizione dei testi in relazione a un infortunio del marzo 2008 nello stabilimento della Artenius Italia spa, azienda di San Giorgio di Nogaro che produce materie plastiche e che fa capo all’azienda madre “La seda” di Barcellona. I fatti si erano svolti all’interno dello stabilimento alle 7 del mattino. Vera Corso, 64 anni di Marano Lagunare, stava facendo le pulizie per conto della cooperativa Idealservice di cui era dipendente nel perimetro dello stabilimento, quando fu investita da un muletto che stava trasportando materiale dal magazzino alla pesa. Un infortunio in seguito al quale la donna subì l’amputazione della gamba.
Paolo Pitarresi, di Bagnaria Arsa, alla guida del muletto, l’udinese Giuseppe Bertin, in qualità di dirigente dello stabilimento, e Rafael Navarro Espagnol, amministratore unico, sono stati chiamati a rispondere del reato lesioni colpose dinanzi al giudice Roberto Pecile. Davanti alla pubblica accusa rappresentata dal pm Luca Spinazzè la parte lesa – che si è costituita parte civile presso lo studio De Tina –, l’ispettore dell’Ass e il militare della locale stazione dei carabinieri che aveva effettuato gli accertamenti, hanno risposto alle domande del pubblico ministero e dei componenti del collegio difensivo. «La collaborazione avviata dall’inizio dell’anno con l’avvocato Bongiorno è ottima, abbiamo già lavorato in piena sintonia nelle due udienze preliminari» ha commentato l’avvocato Campeis. Domande precise e circostanziate, l’avvocato Bongiorno ha lavorato in piena sinergia con il collega, seguendo una strategia difensiva che sarà sviluppata nella prossima udienza. La data proposta dal giudice Pecile è stata quella dell’11 novembre. «Perfetto - ha commentato l’avvocato Bongiorno – se è un venerdì per me va benissimo». Quindi, ha afferrato borsa e oggetti personali ed è volata via.
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