Lavoro nero in pizzeria, sequestrata Rossopomodoro

Udine: due dipendenti sono risultati privi di un contratto. Nel locale tre telecamere erano abusive Trovati buono pasto e denaro di dubbia provenienza. L’inchiesta è partita da una indagine per droga
Udine 25 Luglio 2014 Rosso pomomodoro locale sottoposto a sequestro penale TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti
Udine 25 Luglio 2014 Rosso pomomodoro locale sottoposto a sequestro penale TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti

UDINE. Sigilli al Rossopomodoro, il ristorante pizzeria che si trova nel complesso del Terminal Nord. I carabinieri della compagnia di Cividale e i colleghi del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) hanno posto sotto sequestro il locale per violazione delle norme sulla sicurezza sui posti di lavoro e per “lavoro in nero”. Sono state infatti scoperte tre telecamere abusive e due dipendenti su nove erano privi di un contratto. Gli uomini dell’Arma, inoltre, hanno trovato buoni pasto della pizzeria (per un valore di circa 10 mila euro) e denaro contante (alcune migliaia di euro) di dubbia provenienza a casa di uno dei lavoratori che è stato perquisito nell’ambito di un’indagine per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.

Il blitz

Il Rossopomodoro, che solitamente nei giorni feriali accoglie i clienti poco prima di mezzogiorno,  non ha alzato le serrande. Il blitz dei carabinieri è scattato proprio prima dell’orario di apertura, bloccando all’interno i nove dipendenti e impendento l’entrata a eventuali clienti. Tra la curiosità degli avventori che, a quell’ora, si apprestavano a consumare il pranzo nell’area food del Terminal Nord, dove si trovano un ristorante cinese, un Burgher king e una Wiener Haus, è iniziato l’interrogatorio dei dipendenti.

Le irregolarità

I dipendenti del Rossopomodoro, locale in franchising gestito dalla società Rosso Est srl di Latina, sono stati ascoltati dagli inquirenti fino in tarda serata. Due dei nove dipendenti sono risultati privi di un contratto di lavoro, si tratta di un napoletano (che avrebbe svolto la mansione di cuoco) e di un cittadino di origine albanese che da almeno un anno lavoravano per il locale che fa parte di una catena a livello nazionale. All’interno della pizzeria, inoltre, erano presenti tre telecamere risultate abusive che sarebbero state scoperte già tempo fa dall’Ispettorato provinciale del lavoro e non rimosse. Il sostituto procuratore Andrea Gondolo ha firmato il decreto di sequestro e  i militari dell’Arma hanno posto i sigilli al locale.

Udine 25 Luglio 2014 pizzeria rossopommodoro Copyright Petrussi Foto Turco Massimo
Udine 25 Luglio 2014 pizzeria rossopommodoro Copyright Petrussi Foto Turco Massimo

Lo spaccio e la ricettazione

Durante una perquizione nell’abitazione di uno dei dipendenti, sempre autorizzata dalla Procura della Repubblica e riferita a un’attività investigativa legata allo spaccio di stupefacenti, sono stati trovati mille buoni pasto (del valore di circa 10 mila euro) e alcune migliaia di euro di dubbia provenienza. L’uomo, originario di Napoli e considerato il gestore di fatto del Rossopomodoro, è stato denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.

Il via alle indagini

Tutto è partito da una indagine portata avanti dalla Compagnia dei carabinieri di Cividale in merito a un’attività di spaccio evidenziata tra il Cividalese e Udine. L’indagine ha portato a individuare nel dipendente del Rossopomodoro un presunto spacciatore. Da qui si è arrivati al locale dell’area food del Terminal Nord. L’indagine si è poi unita al filone delle irregolarità, le tre telecamere abusive scoperte mesi prima dall’Ispetterato provinciale del lavoro e i dipendenti in nero. Ora resta da capire il ruolo del ragazzo e la reale posizione della società, la Rosso Est srl, per cui lavora.

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