Lavori scaccia-crisi, ora lo spazzacamino diventa tecnologico

Udine, Leonardo Valle ha studiato in Germania: «Usavo specchi, ora software e telecamere. Esperienza e tecnica sono essenziali»

UDINE. Gli strumenti del mestiere un tempo erano aste, spazzole e specchi che abbinati all’uso di una lampadina consentivano di guardare all’interno delle canne fumarie che oggi vengono invece ispezionate con tecnologie avanzate: telecamere, misuratori di monossido di carbonio, software per controllare il tiraggio.

Lo spazzacamino è diventato a tutti gli effetti un mestiere 2.0 e a importarlo in Fvg tra i primi è stato Leonardo Valle, artigiano fumista di Coseano che da qualche anno, oltre a installare caminetti, si occupa anche di manutenere impianti e canne fumarie. Un’evoluzione figlia dei tempi.

Di un progressivo ritorno al legno, dettato dalla crisi che dinnanzi al caro metano ha indotto molte persone a rifugiarsi nell’uso di stufe, caminetti e in Friuli soprattutto del caro, vecchio spolert. Un tuffo nel passato che ha restituito diritto di cittadinanza a un mestiere «quasi del tutto scomparso – racconta Valle – negli anni ’90».

È dinnanzi alla richiesta di un cliente che all’artigiano si è accesa la lampadina. Installati stufe e caminetti si poneva il problema di chi si sarebbe occupato della manutenzione delle canne fumarie. All’inizio del nuovo millennio, in regione non c’erano che un paio di persone formate allo scopo.

«A differenza del fumista per il quale è richiesta una precisa preparazione tecnica, lo spazzacamino, inquadrato nel settore delle pulizie domestiche, lo può fare chiunque nonostante l’importante dote di nozioni ed esperienza che a mio avviso ci devono essere».

Davanti alla possibilità di intraprendere la nuova strada, Valle non si è improvvisato. Ha frequentato una scuola nazionale e un corso in Germania per svolgere l’attività che – parola sua – ha strettamente a che fare con la sicurezza delle persone.

«Tenere pulito un camino significa diminuire sensibilmente il rischio di incappare in incidenti domestici causati dalla mancata manutenzione delle canne fumarie», afferma l’artigiano che dopo essersi visto – bambino – prima agricoltore, poi elettricista, si è ritrovato invece a fare lo spazzacamino.

E ha voluto metterci del suo per allineare l’antico mestiere ai tempi moderni. «Quel che si puliva con aste e spazzole, calando una lampada lungo la canna per controllarla visivamente con l’aiuto di qualche specchio che consentisse di raggiungere gli angoli più difficili, oggi – racconta – lo si fa usando le telecamere» e tutta una serie di strumenti che consentono di trattare anche i camini più difficili.

Catramosi per via della legna umida bruciata o mal congegnati tanto da essere inutilizzabili. Per ognuno l’impresa di Coseano ha una soluzione.

«Siamo in grado d’intervenire correggendo anche errori strutturali» conclude l’artigiano, che per aver fatto funzionare uno spolert «nato male» si è meritato agli occhi di un bambino la promozione a mago: «Abracadabra – mi ha scritto di fianco a un disegno – e il fumo non c’è più».

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