Lavagne elettroniche a scuola per migliorare l’insegnamento
PAVIA DI UDINE
L’evoluzione della tecnologia interattiva multimediale invade le scuole. Negli istituti didattici del Comune arrivano le lavagne elettroniche Lim (lavagna interattiva multimediale) che cambieranno l’approccio dell’insegnamento nelle classi.
Infatti, sostiene l’assessore competente, Elena Fabbro, «studi effettuati hanno dimostrato come sia evidente il beneficio che la lavagna interattiva multimediale ha portato nelle scuole, dando il via a una profonda rivoluzione nella pedagogia».
«Gli insegnanti – aggiunge – possono ampliare notevolmente le modalità di trasmissione della conoscenza: l’utilizzo di proiezioni interattive coinvolge gli studenti in maniera più profonda, motivandoli e spronandoli ad analizzare e ogni informazione che su essa viene proiettata; si comprende quindi come, in modo continuo, sia sviluppato lo spirito critico dei ragazzi».
Insomma, l’amministrazione guidata dal sindaco Emanuela Nonino, dopo i primi interventi nel 2014 nella scuola primaria di Lumignacco, dotata di 13 postazioni complete e di una Lim, oltre che di sedie e banchi adeguati, e quelli sulle scuole di Percoto e di Lauzacco, ora spinge sulla tecnologia in tutte le scuole del territorio comunale.
E mette sul piatto 40 mila euro che l’amministrazione comunale ha erogato a favore dell’istituto comprensivo per acquistare le lavagne interattive su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni.
I contenuti visualizzati ed elaborati sulla lavagna potranno essere quindi digitalizzati grazie a un software di presentazione appositamente dedicato. Insomma, l’esperienza di apprendimento durante la lezione sarà decisamente più coinvolgente di quella fatta con la tradizionale lavagna nera con i gessetti.
«La tecnologia – conclude Fabbro – ormai pervade l’esistenza di adulti e ragazzi, pertanto è importante utilizzarla nelle sue migliori e più positive potenzialità. Tutti siamo a conoscenza della diffusione dei pericoli derivanti da un uso improprio dei dispositivi tecnologici (il cyberbullismo è uno degli aspetti negativi). Tuttavia la possibilità di imparare a gestire le informazioni che provengono dalla rete deriva anche dall’uso guidato degli strumenti didattici». —
G.B.
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