L’autopsia su Simonella lascia dei punti oscuri

PRAVISDOMINI. Resta il mistero dopo l’autopsia su Maurizio Simonella, eseguita ieri mattina. Poche le certezze: ce n’è una in più però dopo l’autopsia eseguita ieri nell’istituto di medicina legale dell’ospedale di Portogruaro. Sul collo il medico legale Antonello Cirnelli, che ha eseguito l’esame autoptico per conto del sostituto procuratore Federico Facchin, ci sono segni di strangolamento compatibili con l’impiccagione. I risultati degli esami relativi al livello di monossido assunto saranno pronti tra una quarantina di giorni. Quindi non si può sapere al momento se l’uomo originario di San Stino sia deceduto per il tentativo di suicidio (altra cosa praticamente certa è che Maurizio ha tentato di togliersi la vita) o per il fumo inalato. Eventuali tracce della presenza di terzi sulla scena della morte sono cancellate dal rogo.
Le indagini continuano perché si vuole capire come mai Maurizio Simonella abbia agito in quel modo prima di morire. Al momento non ci sono indagati, ma non è detto che nei prossimi giorni non venga iscritto qualche nome sul registro. Le figlie hanno parlato di contrasti con il marito della proprietaria dell’abitazione a Loncon, che adesso si ritrova con una casa che non ha valore. Ristrutturarla significa spendere decine e decine di migliaia di euro. Pare poi che Simonella, quando abitava a Pravisdomini, sia stato raggiunto due volte da un ristoratore che pretendeva il pagamento di alcuni pranzi. Nonostante le rassicurazioni, Simonella non avrebbe provveduto a saldare quanto dovuto.
Il nulla osta per la sepoltura non è stato ancora rilasciato. Probabilmente i funerali saranno fissati a metà settimana.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto