Laurea honoris causa al maestro d’organo Zanin

Codroipo. Sarà proclamato dottore in Storia dell’arte e conservazione dei beni storico-artistici. L’università di Udine ha valutato l’abilità del restauratore di antichi strumenti musicali
ANTEPRIMA Codroipo 7 giugno 2003. Consegna riconoscimento a Gustavo Zanin. TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE IMMAGINI INVIATE DA UFFICIO STAMPA UAPI MAURO NALATO PER REDAZIONE DI UDINE
ANTEPRIMA Codroipo 7 giugno 2003. Consegna riconoscimento a Gustavo Zanin. TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE IMMAGINI INVIATE DA UFFICIO STAMPA UAPI MAURO NALATO PER REDAZIONE DI UDINE

UDINE. L’università di Udine laurea ad honorem in Storia dell’arte e Conservazione dei beni storico-artistici, il maestro organaro Gustavo Zanin, 87 anni, di Codroipo.

Il dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale ha deciso di assegnare il titolo al restauratore degli organi del Friuli Venezia Giulia, che ha recuperato anche gli strumenti danneggiati dal terremoto del 1976.

Tra questi gli organi di Pinzano, Clauzetto, Tarcento, Nimis e Colloredo di Montalbano. Ma secondo la professoressa di Storia delle tecniche artistiche e del restauro, Giuseppina Perusini, «il recupero più prezioso è stato quello dell’organo del duomo di Venzone costruito dal maestro Gaetano Callido, nel 1972».

La docente ritiene che la laurea honoris causa costituisca un appropriato riconoscimento per le ricerche e il lavoro svolto da Zanin. Nella sua decisione, il consiglio di dipartimento ha valutato l’abilità e la competenza musicale dimostrata negli anni da Zanin, chiamato a costruire organi in tutto il mondo dove è stato più volte premiato.

Fondata nel 1827, l’omonima ditta inizialmente costruiva armi, candelieri e lampade da Chiesa. Valentino, l’antenato di Gustavo, dimostrò subito una certa abilità nella creazione di strumenti musicali, tra cui gli organi. Ispirandosi ai modelli della scuola veneziana di Callido e dei fratelli Bazzani, Valentino iniziò ad arricchire le chiese del Friuli con i propri strumenti.

Oggi, come scrive il professor Roberto Calabretto, «la ditta Zanin è un punto di riferimento dell’arte organara italiana ed europea. È la più antica bottega d’organi in attività in Italia. È l’unica specializzata nella produzione di strumenti a canne a trasmissione meccanica, in cui si tramanda l’arte e la passione per la musica ininterrottamente da sette generazioni».

Tra i nuovi strumenti vanno sicuramente citati gli organi realizzati a Milano marittima (Ravenna) con 44 registri e 3 mila canne, a Torino nel santuario di Santa Rita e quelli realizzati per i conservatori di musica “Benedetto Marcello” di Venezia e “Giuseppe Verdi” di Como.

Recentemente, la ditta Zanin ha fabbricato alcuni strumenti in stile rinascimentale, rifacendosi alla scuola veneziana. Ha restaurato anche organi con casse dipinte nel Cinquecento dal Pordenone, da Vincenzo Colombi e Pomponio Amalteo. Non ultimo l’organo della basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia.

Ancora una volta, insomma, l’università di Udine premia un’eccellenza del Friuli. La data della consegna della laurea ad honorem non è ancora stata fissata, l’ateneo la renderà noto a breve.

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