Latisana, il municipio si è trasformato in galleria d’arte

LATISANA. L’arte entra in municipio e ne nasce una collaborazione con altre realtà. Con l’iniziativa che porta la firma del consigliere delegato alla cultura del comune di Latisana, Lauretta Iuretig, per la città della Bassa si aprono le porte del museo archeologico di Vibo Valentia e del museo dei marmi di Soriano Calabro, nell’ambito di un’importante collaborazione avviata in questi giorni grazie alla presenza, a Latisana, del critico del museo calabrese di Santa Chiara, Santo Caglioti, collaboratore di Vittorio Sgarbi e “firma” della presentazione della collettiva di pittura che il consigliere Iuretig ha voluto all’interno del municipio.
L’idea è semplice: portare l’arte in un luogo facilmente accessibile ai cittadini, che possono trasformare l’attesa in coda in un momento di crescita interiore e poi, «la mostra di pittura nel palazzo comunale di Latisana è una scelta che non delegittima l’istituzione – spiega chiaramente Lauretta Iuretig – al contrario la nobilita». Anche l’aver puntato su una collaborazione come quella instaurata con il maestro, coadiutore di Sgarbi, ha un chiaro significato per la Iuretig: «la mostra si prefigge lo sviluppo della persona umana attraverso la cultura, la valorizzazione dei nostri artisti che meritano attenzione e appoggio dall’amministrazione, la promozione di collaborazioni proficue con operatori culturali, nell’ottica di inserire le nostre ricchezze artistiche territoriali in un circuito di grande respiro».
La mostra inaugurata lunedì, altro non è che una collettiva di artisti tutti della zona, le cui opere, scelte e commentate dallo stesso Caglioti, resteranno in municipio fino al 21 febbraio, prima di diventare le protagoniste, a primavera, del primo scambio culturale fra questo lembo di Friuli e l'incredibile crocevia di storia, cultura ed arte che è la Calabria. Il tutto dopo esser stata recentemente battezzata "culla" dell'arte, da uno storico come Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte italiana, già direttore della Normale di Pisa, che ha potuto ammirare, durante una visita a Latisana, le tre pale artistiche ospitate nelle chiese cittadine e unanimemente attribuite dalla critica a tre maestri dell'arte Veneta come Tintoretto, il Veronese e Mattia Bortoloni
Quanto alla collettiva dal titolo “Incontri dell’arte”, che vede esposti lavori di Nicoletta Anastasia, Elena Bullo, Ennio Galetti, Vanessa Modafferi, Michela Merlò Pierobon, Catherine Trevisan e Guido Tonasso, curando il suo allestimento Santo Caglioti (le cui opere sono esposte al secondo piano del municipio), ha voluto mantenere le "tracce" espositive di fatto già presenti in ogni tela.
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