L’antico ponte sottoposto a riqualificazione

Affidati all’impresa Parutto srl di Maniago, procedono spediti, a Castelnovo del Friuli, i lavori di riqualificazione dell’area nei pressi del ponte Puntic. Si tratta del ponte storico situato al confine tra i comuni di Travesio e Castelnovo, tra le località Molevana e Belus. «Un’opera di pregio – spiega il sindaco castellano Juri Del Toso – essendo peraltro il primo e unico ponte antico rimasto sul torrente Cosa e, come tale, riveste tuttora grande interesse storico, artistico ed economico». Documenti risalenti al 1500 parlano della sua esistenza già nel 1220 e si presume, da studi fatti, che attraverso quel ponte passasse un diramazione di un’antica via romana. «Il ponte – chiarisce il primo cittadino – è costruito interamente in pietra ed è formato da due arcate, poggianti su uno sperone di roccia nel mezzo del torrente».
«L’intero ponte era stato oggetto di manutenzione straordinaria e conservativa agli inizi degli anni 90. Erano stati effettuati interventi di pulizia dalle ramaglie, realizzazione di cunette per lo scolo delle acque e asportazione dei detriti che si sono posati negli anni sopra le arcate», ricorda Del Toso. Lo scorso agosto, l’ondata di maltempo che ha investito la Val Cosa ha ricoperto di detriti il ponte. Da qui l’urgenza di intervenire. «Si sta provvedendo in particolare alla rimozione dei detriti accumulatisi sulla sede per scaricare dal peso la struttura, alla sistemazione della strada d’accesso al ponte mediante il taglio di arbusti e alberi che ostacolano il naturale deflusso delle acque meteoriche, alla pulizia dei fossati di scarico delle acque della strada d’accesso, alla sistemazione del parapetto danneggiato a valle dell’arcata sinistra, al rifacimento delle staccionate in legno», precisa Del Toso.
L’intervento, oltre a ripristinare lo stato di fatto precedente all’alluvione, consentirà di salvaguardare il manufatto da eventuali fenomeni meteorologici che dovessero manifestarsi in futuro. La spesa prevista per l’intervento ammonta a circa 32 mila euro ed è coperta per 22.500 euro da fondi regionali già stanziati e per la parte restante da fondi del Comune castellano. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto