Lampioni a led: Udine cambia 9.200 lampadine

Investimento da 4 milioni per il 70 per cento degli impianti. I lavori cominceranno questa estate da viale Palmanova

UDINE. Rivoluzione nell’illuminazione pubblica cittadina. Un investimento da 4 milioni di euro. A partire da quest’estate saranno sostituiti 9.200 punti luce con le più moderne lampade a led, che garantiscono una migliore luminosità e minori spese.

Si comincia da viale Palmanova e dalla zona Est della città (via del Bon, via Buttrio) per poi proseguire nel resto dei quartieri e nel centro (in quest’ultimo caso d’intesa con la Soprintendenza).

I lavori saranno effettuati da AgegasApsAmga, che fa parte del raggruppamento temporaneo di imprese Consorzio Stabile energie locali Scarl aggiudicatario del “lotto 2 Triveneto” di Consip Servizio Luce 3, contratto al quale il Comune ha aderito dal 1º aprile.

Il nuovo contratto, che durerà nove anni, per un importo di 15 milioni di euro (Iva compresa) prevede un imponente intervento di sostituzione di corpi luce capace di garantire una maggiore efficienza luminosa del 15 per cento, oltre a una riduzione di consumo energetico del 30 per cento, che si traduce in un risparmio annuo pari 2.900 milliwattora (Mwh) e minori emissioni di Co2 per 1.300 tonnellate.

Un traguardo importante, per il sindaco Furio Honsell, che spiega come «l’esigenza di contenere il fabbisogno di energia in ogni settore applicativo è sempre stato uno dei principali obiettivi di questa amministrazione» da quando, nel 2009, «abbiamo deciso di aderire al patto dei sindaci per il contenimento delle emissioni di Co2 del 20% entro il 2020».

Saranno sostituiti 9.200 punti luce su 13.741, pari al 70 per cento. L’operazione – che partirà in estate e proseguirà per un anno, fino alla metà del 2017 – escluderà gli impianti di recente realizzazione (come zona via Gorizia o in Vât), quelli di rilevanza storica o architettonica (come il castello) e quelli legati all’ordine pubblico (zona dello stadio).

«L’89 per cento degli impianti di illuminazione pubblica – spiega l’assessore alla Mobilità Enrico Pizza – era stato adeguato alla normativa sul risparmio energetico (che prevedevano l’utilizzo di lampade a sodio d’alta pressione, quelle con la luce gialla), ma negli ultimi due anni la tecnologia ha fatto passi in avanti e il led è diventato più potente ed economicamente conveniente».

Il restante 11 per cento, invece, «è rappresentato da impianti a fluorescenza (neon) che si trovano soprattutto nella zona Est di Udine e nella zona di viale Palmanova (tranne la parte compresa tra via della Cernaia e via Melegnano esclusa)».

Saranno proprio questi a essere smantellati per primi e sostituiti da lampade a led. In questo modo ci si adeguerà a quanto previsto nella legge regionale 15 del 2007 su inquinamento luminoso e normative elettriche.

«L’obiettivo – indica l’assessore Pizza – è arrivare a coprire l’intera città, con il cento per cento degli impianti. Così Udine, che ha dato in natali al grande Arturo Malignani, padre dell’illuminazione pubblica, sarà tra le prime città capoluogo in Italia ad avere una rete di illuminazione completamente a led».

La città, per la verità, non è nuova a questa tecnologia. «È già stata sperimentata con buoni risultati – sottolinea l’assessore alla Mobilità – su piste ciclabili e percorsi pedonali».

Ai minori consumi, a una maggiore potenza illuminante e ai consistenti risparmi, si aggiungono anche i benefici ambientali. Gli impianti a led, infatti, a differenza della maggior parte delle lampade attuali (riconoscibili per la coppa sovrastante), indirizzano la luce esclusivamente verso il basso, garantendo così una riduzione dell’inquinamento luminoso.

L’operazione si completerà con la sostituzione anche di una cinquantina di quadri di comando, prevedendo la possibilità del controllo in remoto e, quindi, un controllo più efficace di eventuali anomalie e una più veloce risposta alle esigenze dell’amministrazione. Un altro passo verso gli aspetti che caratterizzano la smart city.

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