Lamborghini racconta il mito e il blog fa il giro del mondo
Paolo Stanzani lavorava come ingegner alla Lamborghini: contribuì a realizzare la Miura, uno dei modelli più sognati dai gentleman driver degli anni ’60. Ospite di “Ruote del passato”, a Pordenone, smontò un mito: «Non andò così come dice la leggenda. Ferruccio Lamborghini iniziò a costruire auto sportive semplicemente perché, sostituendo la frizione Ferrari con una dei suoi trattori, vide che andò bene e capì che poteva guadagnare tanti soldi. Non ci fu alcuna discussione con Ferrari». Pubblico basito. E allora come andò? Andò proprio come vuole la storia. «Smentisco ciò che afferma Stanzani: mio padre discusse con Ferrari e ci litigò, perché il grande Enzo gli disse che di auto non capiva nulla. Per quello allargò la produzione».
Tonino Lamborghini, figlio del grande Ferruccio, ha raccontato il vero mito a due pordenonesi, il giornalista Daniele Boltin e il cameraman David Da Ros, cofondatori di “Quartamarcia”, blog di settore che si sta facendo strada nel mondo dell’automobilismo d’epoca. Il loro scoop ha contribuito a far crescere di fama il loro spazio web: la rivelazione di Lamborghini, è stata ripresa dai maggiori siti del settore, facendo velocemente il giro del mondo. «A contattarci – rivela Boltin – è stato proprio Lamborghini. Venne a conoscenza dell’uscita di Stanzani, fatta nella nostra città. Ha voluto raccontare la sua storia e noi siamo stati a intervistarlo in azienda, a Sant’Agata Bolognese, dov’è nato il mito della Miura, della Countach e dei recenti bolidi della casa emiliana. «A mio padre piacevano le auto sportive – racconta Lamborghini ai microfoni di Quartamarcia – Possedeva due Ferrari e spesso rompeva la frizione. Le cambiò con quelle dei suoi trattori, vide che andarono bene. Costavano dieci volte di meno, fiutò il business. Così andò da Ferrari e gli denunciò il problema. Ricevette davvero quella brutta risposta: da lì ci fu la svolta nella produzione».
Siamo nel 1963: con Stanzani nel team assieme ai vari Dallara e Bizzarrini, nacque il comparto sportivo della casa del Toro. Da allora la Lamborghini, da casa costruttrice di trattori e condizionatori, diventò la leggendaria marca automobilistica. Dalla Miura alla Countach, come detto, passando all’Espada sino agli ultimi modelli: Murcielago, Gallardo, Diablo. «Tonino in persona ci ha contattato, ha voluto smentire la versione di Stanzani – ricorda Boltin – forse per ravvivare il mito, sicuramente voleva raccontare com’è andata veramente». Il video ha avuto più di 10 mila visualizzazioni: basta andare su Youtube e digitare “Tonino Lamborghini quartamarcia”. E il caso di dirlo: buona visione.
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