L’allegra invasione delle maschere a Remanzacco

REMANZACCO. Cala a Remanzacco il sipario sul Carnevale friulano, colpo di colore e d’allegria nella sobria Quaresima: ed è pienone, nella miglior tradizione della grande Mascarade, aiutata da un sole primaverile. Lungo la statale blindata (cinque ore di chiusura al traffico, con qualche inevitabile disagio per gli automobilisti in transito) sfilano, nel centro dell’abitato, le fantastiche creature di Alice nel Paese delle meraviglie (raccontate dai bambini della scuola primaria di Premariacco), poi il Carnevale di Venezia firmato dal Pattinaggio Dolegnano, a seguire il gruppo Oriente Tour - Il madracco di Ziracco; Buja si presenta “Con la testa tra le stelle”, la scuola dell’infanzia di Grado offre un’invasione di New Trolls, Colloredo di Prato propone un “Pianeta della musica”.
Immersione nel mito con lo squadrone di Fiumicello, ispiratosi alla leggenda della Spada nella roccia, tuffo in “Un mare di allegria” con il carro di Montereale Valcellina; Villanova dello Judrio mostra “Quanto è bella la vita in campagna”, mentre il carro di Medeazza-San Giovanni di Duino segna il confine tra i Paperoni coi milioni e chi di soldi non ne ha. Tocca poi ai Muppets (da Siacco) e alla magia di un Castello Incantato (Grions).
Romans d’Isonzo guarda alla storia e porta sulla scena gli Aztechi e il re Montezuma, Staranzano viaggia su un’arca di Noé con le ruote. E il gran finale, come usanza vuole, è affidato ai padroni di casa: avanza tra la folla il carro di Bocal, il Carnevale. Premiati i gruppi di Colloredo di Prato, per la capacità di intrattenere il pubblico, di Romans, per il miglior costume, e di Villanova, per la coreografia, e i carri di Staranzano (per i materiali e i meccanismi di funziamento), Grions (coreografia) e Montereale Valcellina per l’animazione.
Eccellente il bilancio della giornata: «Un’affluenza altissima – commenta la sindaca Daniela Briz –, che premia un enorme lavoro di squadra, supportato quest’anno anche dal Parco 54 e dall’Eurospar. Il successo di pubblico è stato tale che già pensiamo con entusiasmo all’edizione 2018. Bellissime – aggiunge – le mitiche Cinquecento che hanno aperto la sfilata, sotto il coordinamento di Adriano Cantarutti, e splendidi poi tutti i partecipanti, ormai presenze storiche a Remanzacco. C’è stata però anche un’apprezzatissima new entry, il gruppo giovanile di Colloredo di Prato».
«Particolarità di questa Mascarade – conclude Briz – è stata l’assenza del concorso per il contrasto tra Bocal e Cresime, la Quaresima: abbiamo voluto sostituirlo con un omaggio a Domenico Zannier».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto