Ladruncoli scatenati rubano anche i fiori delle aiuole comunali

A Tavagnacco in pochi giorni sono sparite trenta piantine L’ira dell’assessore Abramo: «Troppi casi, si è passato il segno»

TAVAGNACCO. Un Comune da sempre attento al verde pubblico, tra fiori colorati e piante perfettamente curate, costretto a fare i conti con maleducati e furbetti.

Sono amareggiati gli uomini del personale manutentivo: nel giro di qualche giorno oltre 30 piantine fiorite, messe a dimora nelle aiuole e nelle rotatorie, sono state asportate da mani (per ora) ignote. I furti più significativi si sono verificati a Feletto Umberto, nella rotatoria Ferri di via IV Novembre, in via Micca, nella rotatoria del Bular di piazza Santa Caterina, lungo la ciclabile di via Colugna, in piazza Garibaldi a Colugna e nelle fioriere davanti al municipio e alla biblioteca. «Siamo convinti che il vivere civile migliori anche con la percezione di un ambiente urbano tenuto con decoro e anche in questi anni di difficoltà di bilancio abbiamo voluto abbellire con qualche fiore le frazioni – comincia l’assessore all’Ambiente, Paolo Abramo –. Notiamo però che sono stati troppi gli episodi spiacevoli e quanto accaduto ha passato il segno».

Il Comune, che ha collezionato numerosi riconoscimenti nel concorso “Comune fiorito del Friuli Venezia Giulia” e nel 2014 ha vinto il premio nazionale “Città per il verde” come miglior manutenzione, si è trovato davanti all’ennesimo danno al verde pubblico. «Chi commette questi furtarelli o crea danni all’arredo urbano, alle piante o agli edifici pubblici, in realtà è sempre costretto a rimediare al proprio reato pagando le tasse. Sono atti di “autolesionismo fiscale”, compiuti da stupidelli che non hanno rispetto né per sé, né per la collettività».

Sono episodi, per Abramo, che al di là del valore intrinseco dei beni sottratti devono «allarmare la cittadinanza» perché «chi non ha remore a commettere furti o danneggiamenti contro il patrimonio pubblico, prima o poi lo farà anche contro i privati».

L’assessore invita i cittadini a tenere gli occhi aperti e a segnalare eventuali episodi sospetti. «Verificheremo se dai filmati delle telecamere possa emergere qualche indizio e, se del caso, li metteremo a disposizione affinché i responsabili vengano perseguiti», aggiunge. A breve il Comune potenzierà il circuito di videosorveglianza territoriale con l’installazione di altre dieci telecamere il cui posizionamento è stato concordato con il Comandante dei carabinieri di Feletto proprio per agevolare il lavoro delle forze dell’ordine nella repressione del crimine. «Ma credo ancora che l’arma più efficace sia quella di ricostituire, con l’aiuto di tutti, un vero senso di comunità e di attenzione al rispetto delle regole del vivere civile che, forse, negli ultimi tempi è un po’ venuto meno», conclude Abramo.

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