Ladri nella sala slot di Feletto: scassinate due casseforti, colpo da oltre 6 mila euro

L’allarme è scattato alla 4.25, ma la banda in 20 minuti era già fuori dal locale. Il rammarico del titolare: «Non siamo assicurati, non esistono polizze per i nostro esercizi»

Simone Narduzzi

L’effrazione dell’inferriata e della porta d’ingresso posteriore. Poi dentro, i ladri che, seguendo il piano, sono riusciti a scassinare due casseforti nella sala slot Sisal Wincity eat drink play di Feletto Umberto, in via Nazionale 40. Preda dei malviventi, quindi, le macchinette dell’attività col loro contenuto. Nel complesso, un colpo da oltre seimila euro.

L’allarme è scattato alle 4.25, quando però ogni copertura si era già alzata a protezione della banda. «Sono arrivati dal retro dello stabile – spiega il titolare Ermes Franzon – e hanno subito cominciato a chiudere la strada con bancali e cassonetti, in modo da non permettere il passaggio delle volanti». A supposto della narrazione dei fatti, le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza: «Nel giro di venti minuti erano già fuori: gli uomini in azione erano almeno quattro».

 


La slot machine aperta
La slot machine aperta

Ad aspettarli, oltre al possibile “palo”, un’automobile parcheggiata nel campo retrostante il complesso. Una discesa di qualche metro ha consentito così ai ladri di raggiungere il mezzo, fuori dal reticolato stradale. «Quando, poco dopo, sono arrivati i carabinieri – prosegue Franzon – abbiamo notato i segni del loro passaggio sul terriccio».

Con la banda in fuga – «dalle riprese, l’accento dell’Est emerge ben chiaro» – Franzon ha affrontato la scena lasciata dai malviventi negli spazi della sala slot. «Hanno aperto due casseforti nel mio ufficio, portando via circa seimila euro in contanti. Poi hanno portato via anche i soldi dalle slot machine». È la conta dei danni, inoltre, ad aver impegnato in queste ultime ore l’imprenditore: due, in particolare, le porte scassinate. «Non siamo assicurati – ha precisato Franzon –, perché le assicurazioni, per etica aziendale, non assicurano le sale slot».

L’attività è aperta da sette mesi: «È la prima volta che ci succede – conclude –, ma in sette mesi è già tanto. Al di là dei soldi e del dover rimettere a posto tutto, c’è anche l’aspetto emotivo, la paura. La zona, purtroppo, non è sicura». 

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