L’addio di Romano alla Pro loco «Troppi ostacoli, me ne vado»

L’ex presidente della Cil Feletto delusa per il boicottaggio attuato da alcuni soci Il problema della burocrazia. Forse il 7 novembre le elezioni del nuovo direttivo



Dice addio alla Pro loco Cil Feletto in modo definitivo, replica ai soci – che da mesi aspettano di capire quale sarà il futuro del sodalizio – e si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa. Giulia Romano, presidente dimissionaria, esce di scena e racconta il periodo trascorso alla guida della Pro loco della frazione, tra soddisfazioni e contrasti.

«Ho iniziato con entusiasmo, cercando e ottenendo la collaborazione di molti – rileva Romano, nominata presidente il 27 novembre 2017 –; allo stesso tempo altrettanti hanno ostacolato le mie iniziative al punto che qualcuno non mi ha dato nemmeno le password per accedere alla posta elettronica e ai vari siti dell’associazione». Avvio difficile. Romano percepisce che non c’è la sintonia sperata, ma va avanti. La Pro loco Cil organizza quindi il Pignarul 2018 («In un sito nuovo e più visibile») e la nuova Festa del patrono con il primo concorso gastronomico “La verza, ma non solo, amica della salute”. Arrivano poi la Festa di primavera, la Sagra, la Festa d’autunno e la Festa di Santa Lucia in collaborazione con le associazioni, la scuola, il Comitato commercianti e il patrocinio del Comune.

A mettersi di traverso c’è la burocrazia. «La Pro loco è sopravvissuta all’Uti e alle complicazioni delle norme sulle manifestazioni pubbliche – spiega Romano –. Avevo trovato le soluzioni per tutti gli appuntamenti e un nuovo assetto anche per la sagra, superando i controlli necessari e ottenendo il parere favorevole della Commissione provinciale pubblico spettacolo, ma qualcuno ha ritenuto opportuno tornare sulla vecchia strada, volendo mettere un “timbrino personale” su ciò che era stato proposto o fatto. Quale mezzo migliore se non la calunnia».

Romano non fa nomi, ma il riferimento è sia ad alcuni rappresentanti del gruppo della Pro loco sia a persone esterne al sodalizio. «Alcuni soci hanno tentato di boicottare ogni nuova proposta, mia o di altri - aggiunge -. Per esempio l’anno scorso la partecipazione a Friuli doc non era stata gradita: per alcuni esistevano solo la sagra e il pignarul».

L’ormai ex presidente conclude ricordando alcuni aspetti tecnici: «Il consiglio direttivo può restare in carica fino a quando detiene la maggioranza; in presenza delle dimissioni di due persone ha continuato a operare fino a fine luglio, nulla si dice nello statuto circa la possibilità di sostituire i membri dimissionari». A fine luglio si sono dimesse altre quattro persone e «quindi non poteva operare. Io ho presentato le dimissioni in modo pubblico al consiglio direttivo e ai soci, consapevole che fino alla nuova assemblea resto comunque responsabile della gestione della Pro loco e a nulla servono le falsità dette – conclude Romano –. Incontrerò i soci presumibilmente il 7 novembre per approvare il bilancio provvisorio, che chiude con un utile di 5 mila euro, e per eleggere il direttivo che sceglierà il nuovo presidente». —



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