L’addio di monsignor Padovese «Lascio qui un pezzo di cuore»

SPILIMBERGO
Si è congedato da Spilimbergo, da quella che è stata la sua comunità per 17 anni, con la spontaneità che l’ha sempre contraddistinto, ammettendo di «lasciare qui un pezzo di cuore».
Monsignor Natale Padovese è ormai pronto a salutare la città del mosaico, per aprire un nuovo capitolo della sua vita: lascerà le comunità parrocchiali di Spilimbergo, Barbeano e Gradisca per assumere la guida delle parrocchie di Concordia Sagittaria, città in cui è nato il 19 aprile 1949. Non senza un po’ di malinconia. «È una grande emozione per me oggi», ha detto monsignor Padovese, parlando ai fedeli giunti nel duomo di Santa Maria Maggiore per la celebrazione della messa, concelebrata con don Federico Zanetti, padre spirituale in seminario, da alcuni mesi presente a Spilimbergo nei momenti liturgici e di approfondimento biblico e spirituale (seguirà don Natale a Concordia come collaboratore festivo) e con don Emanuele Candido, parroco di Vacile, rappresentante per l’occasione dei parroci della forania di Spilimbergo.
«Mi sono chiesto in questi giorni che cosa mi dispiace di più nel lasciare le nostre tre comunità. Sono tante, ma ciò che più di tutto mi dispiace lasciare sono vostri volti, perché dietro volti di ciascuno di voi ci sono tante storie di vita. Ci sono ricordi di incontri, di situazioni, ora liete ora tristi, vissute assieme o accompagnate, che si sono venute intrecciando con la mia presenza qui –ha sottolineato l’arciprete –. In questo periodo della mia esistenza ho ricevuto molto di più di quello che ho dato».
Don Padovese ha ringraziato «il Signore perché in questi anni mi ha dato testimonianza di fede, semplice, pulita, gioiosa, di persone che, specialmente nei momenti più dolorosi e tristi, mi hanno testimoniato la realtà più bella e più difficile del Cristianesimo, la grande speranza cristiana che illumina il mistero del dolore e della morte, la certezza della resurrezione» e, chiedendo scusa e dicendosi dispiaciuto «di essere stato a volte distratto e frettoloso, e per tutte le lentezze e pigrizie del mio agire».
Monsignor Padovese, si è detto orgoglioso di due realtà nate in questi anni, il centro Caritas e l’oratorio: «realtà che anch’io ho contribuito a fare nascere, ma che non sarebbero state possibili senza la collaborazione e la corresponsabilità che continuano a rimboccarsi le maniche facendo camminare con queste iniziative».
Il parroco rimarrà ancora in città per celebrare le funzioni dei Santi e dei Defunti per vivere così nella comunità un momento di ricordo. L’ingresso a Concordia è fissato per domenica 5 novembree. A Spilimbergo il 18 novembre pomeriggio è previsto l’ingresso del nuovo parroco, don Giorgio Bortolotto, che lascia la guida di San Lorenzo, a Roraigrande di Pordenone. –
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