La voglia di rivincita di via Di Giusto nei murales di Simone

Mestroni ha dipinto la cabina dell’Enel di via Forze Armate “Il Rione della poesia di strada” sarà inaugurato venerdì



Un intreccio di rime, colore e bellezza invade il quartiere Di Giusto. Il merito è della “Città della poesia”, il progetto culturale ideato da Simone Mestroni, che da poco più di un anno sta abbellendo con frasi e tinte luminose Udine, le vie e le saracinesche. Un gigantesco murales – 60 metri quadrati complessivi – è stato realizzato dal trentenne udinese in via delle Forze Armate, sulle pareti di una cabina di proprietà dell’Enel: l’inaugurazione è in programma venerdì alle 12.15 al centro polifunzionale.

L’opera – che si distribuisce su tre lati ed è stata completata in circa 15 giorni – è una sintesi della storia del quartiere, tra passato e futuro. «Nella “copertina” ho dipinto una ragazza, simbolo della bellezza, e dato un titolo figurativo al progetto, che si chiama “Il Rione della poesia di strada” – commenta Mestroni –. Per la prima volta la “Città della poesia” si evolve: non dipingo autori o artisti come fatto in questo periodo, ma racconto la realtà di questo quartiere, che è anche il mio».

Sul secondo lato Mestroni rappresenta alcuni elementi che contraddistinguono via Riccardo di Giusto. «C’è il palazzo storico, che noi chiamiamo “Rosso e Verde”», una Uno bianca vandalizzata, con i finestrini rotti, e un corvo, che descrive il degrado di questo contesto – spiega ancora –, ma c’è anche l’angelo del Castello, in lontananza». Il messaggio positivo è nascosto proprio in quell’immagine e nell’ultimo dipinto dell’artista. «Ho scritto una poesia che rispecchia il modo di affrontare la vita di chi abita nel quartiere – aggiunge ancora Mestroni –: c’è la volontà di non rassegnarsi, di lasciare alle spalle la sensazione di abbandono che contraddistingue questo “villaggio”, come lo chiamiamo noi: dall’alto dei palazzi di via Riccardo si vede il centro storico, è lì c’è la speranza di cambiare e migliorarsi».

E che si senta forte l’esigenza di guardare al futuro con ottimismo, di non essere riconosciuti soltanto come residenti di un quartiere noto per vicende legate a atti di vandalismo o droga, è evidente. «Tantissime persone in questo periodo si sono avvicinate e si sono complimentate con me per quello che stavo facendo. Mi ha stupito la riconoscenza degli anziani – conclude –, che mi hanno confessato come il quartiere avesse bisogno di opere come queste». All’inaugurazione interverranno il sindaco Pietro Fontanini, gli assessori Daniela Perissutti e Alessandro Ciani, il presidente del quartiere Di Giusto, Stefano Salmè, una delegazione di Enel e lo stesso Mestroni. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto