La Val d’Arzino affascina: sul web 10 mila “mi piace”

VITO D’ASIO. Piace la Val d’Arzino, e molto. Soprattutto all’estero, come testimoniano gli oltre 10 mila “mi piace” di condivisione alla pagina Facebook “Amici della Val d’Arzino”.
La pagina. «La Val d’Arzino è una poesia del mondo, un canto raccolto nel grembo del Friuli, un’immagine delle origini. E ogni sera, mentre si accendono sopra il Pala e il Corno le stelle o quando scende dal Piombada lungo i declivi il passo silente della luna, nelle case un calore di famiglia e di fuoco avvince e rasserena la gente tenace, laboriosa, ingegnosa della valle».
Queste le parole con le quali don Domenico Zannier, sacerdote, intellettuale e profondo conoscitore della storia del Friuli, descrive nei suoi “Pensieri” la Val d’Arzino.
E non poteva fare scelta migliore – prendendone a prestito i versi per farne il “manifesto” della pagina Facebook – Maurizio Peresson, ideatore e gestore dello spazio amarcord che, a quattro anni dalla sua nascita, ha superato appunto il tetto dei 10 mila "Mi piace".
«Un gran ben risultato di cui andiamo orgogliosi – spiega Peresson – Andiamo orgogliosi anche del tipo di amici che ci segue: curiosi, preparati, desiderosi di conoscere posti nuovi e anche simpatici».
I contatti. Ma chi sono questi 10 mila affezionati? «Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di persone residenti al di fuori della nostra zona, ciò nonostante partecipano alla vita della pagina come se vi abitassero stabilmente» osserva Peresson, lui stesso trasferitosi anni fa dall’alta Val D'Arzino a Milano per ragioni di lavoro.
«Se li valutiamo in proporzione alla realtà cui si riferisce la nostra pagina, diecimila visitatori sono veramente tanti, considerato anche il fatto che ci interessiamo di soli quattro comuni con meno di 5 mila abitanti in tutto» spiega Peresson, già autore e curatore del sito internet www.arzino.it.
I dati. «Volendo fare un’analisi dei dati relativi alla pagina Facebook emerge un sostanziale equilibrio tra uomini e donne (52 percento contro il 48) così come tutte le fasce di età sono presenti, anche se la parte più consistente è concentrata tra i 35 e i 54 anni (47 percento)» precisa Peresson.
E aggiunge: «Le nazioni di residenza sono 43. Ovviamente quella maggiormente coinvolta è l’Italia (89 percento di contatti) ma vi sono altre due nazioni a cifra intera: Venezuela (3,3 percento) e Francia (1,1 percento).
Per quanto riguarda le città di residenza, al primo posto c’è Milano (14 percento di contatti); seguono Udine (9 percento), Pordenone (7), Venezia (6), Trieste (5,8), Roma (2,5), Tolmezzo (1,7), Spilimbergo (1,2), Napoli (1,2), Treviso (1,2), Padova (1,1) e Verona (1 percento)».
Le curiosità. Curioso il dettaglio sulle lingue con cui risultano configurati i pc e gli smartphone dai quali accedono i visitatori: sono ben 36. Quattro cybernauti utilizzano il latino e uno l’esperanto. Prevale l’italiano (88 percento dei contatti), seguito a distanza dallo spagnolo nelle sue variabili (3,2 percento), dall’inglese (2,3) e dal francese (1,4).
Ma non mancano le note dolenti. «Se proprio dobbiamo fare un’autocritica va detto che non siamo riusciti a coinvolgere sufficientemente gli abitanti del posto che sono ancora una esigua minoranza tra quanti ci seguono: e ciò ci dispiace, moltissimo» conclude Peresson.
La speranza è che, quella che non è in realtà una critica ma un chiaro invito, non cada nel vuoto.
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