La testimonianza da Sacile: "Mia madre “prigioniera” a Caracas"

SACILE. Passaporto bloccato a Caracas e Ivonne Sanchez Soto non può tornare a Sacile. Dove la sua famiglia vive giorni di angoscia. «Il Venezuela è in preda al caos dopo la svolta verso la dittatura del presidente Nicolas Maduro»: lo dice Margarita Liuva Gomez, che vive da sette anni in via Cartiera vecchia. «A Caracas mia madre Ivonne abita nella zona Chacao – ha aggiunto Gomez –, dove gli agenti sparano sui dissidenti e li portano in carcere. Manca oltre il 47 per cento dei beni di prima necessità. Mia madre ha presentato domanda da settimane per avere il passaporto e volare a Sacile».
Il caos. «Il peggio deve ancora arrivare – ha previsto Liuva Gomez – e per mia madre l’unica possibilità è quella di andarsene. Pensionata ha 60 anni e tira avanti tra le difficoltà di un Paese allo sbando economico e politico. Ci sono famiglie alla fame».
La criminalità e lo scontro politico esasperato rendono la situazione incerta. «In Italia non c’è la consapevolezza di quello che si vive a Caracas – ha continuato la venezuelana che vive a Sacile –. La censura e il clima da caccia alle streghe per le manifestazioni contro Maduro non ci fanno dormire di notte». Il passaporto sarà un miraggio? La gente deve pagare spesso la “bustarella” per ottenerlo. «Il Venezuela è un Paese ricco di petrolio e anche di opportunità ma prima Chavez e poi Maduro lo hanno messo in ginocchio – ha continuato Gomez –. L’ondata di ritorno degli italiani in Venezuela è prevedibile».
La crisi. «Elezioni insanguinate in Venezuela: da domenica, con il voto per l’Assemblea costituente che ha contato una ventina di morti, compreso un candidato, il 39enne Josè Felix Pineda, ucciso a colpi di pistola nella casa a Ciudad Bolivar – ha raccontato Gomez –. Bassa l’affluenza alle urne, che l’opposizione ha visto come un colpo di Stato: ha votato solo il 41, 5% degli aventi diritto». Gli oppositori politici hanno annunciato nuove proteste: Maduro vuole riscrivere la Carta costituzione e intanto, gli Stati Uniti studiano nuove sanzioni. «Una storia che sembra lontana – ha spiegato Gomez – ma avrà un effetto anche nelle città friulane. Gli scontri a Caracas sono violenti e mia madre ha paura».
Gli zii della sacilese Gomez hanno visto lanci di pietre e bottiglie incendiarie, da parte di gruppi di dimostranti. «Gli agenti hanno risposto con i gas lacrimogeni e due leader dell’opposizione venezuelana, Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma, sono stati arrestati dai servizi dell’intelligence Sebin – conclude Gomez –. Il premier Paolo Gentiloni ha scritto su twitter che l’Italia non riconoscerà l’Assemblea costituente di Maduro. Ma i passaporti sono bloccati».
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