La terza volta di Max Zago sul set

L’attore, dopo i due film russi, è stato “arruolato” da Steven Renso

SAN QUIRINO. Il sanquirinese Max Zago è tornato sul set. Ha già all’attivo una comparsa nel ruolo di un malvivente russo in “Welcome package”, film di un colosso come Jackie Chan e una parte da bodyguard, sempre russo, in “The old soldier” di un altro grande dell’action movie orientale, Sammo Hung. Questa volta il 48enne è alle prese con il suo primo film italiano, l’unico del cast a recitare in inglese (con sottotitoli in italiano) al fianco di attori noti nel panorama del cinema indie made in Italy, tra gli altri Michael Segal.

“Double Rumble” è scritto e diretto dall’italiano Steven Renso e prodotto dall’associazione Progetto Cine Indipendente. Il 48enne anche questa volta ha fatto colpo grazie al suo sguardo da duro e al suo fisico possente. «Mi dicono – commenta – che anche se non parlo molto, vengo bene in camera, perché sembro davvero cattivo». “Double Rumble” è un action in salsa anni Ottanta, con combattimenti di arti marziali, sparatorie e tante risate. Un’ambientazione in cui Zago si sente a suo agio. Galeotto fu un contatto sui social con il regista: da qui al set del film il passo fu breve. «Mesi fa contattai Renso sui social per complimentarmi dei suoi progetti – racconta l’attore – e da lì nacque la possibilità di una collaborazione: il contratto l’ho firmato in primavera, le riprese sono cominciate cinque mesi fa e sono a buon punto. In questi giorni ad esempio sono rientrato da Verona, poi ci saranno altre tappe in Europa. Finiremo di registrare in primavera».

Il film parteciperà ai concorsi di Cannes e Los Angeles. «Se andrà bene potrebbero esserci interessanti sviluppi», si lascia scappare Zago. Oramai per lui la strada è chiara. «Mi piace recitare davanti alla telecamere – dice –. È molto divertente e vorrei continuare». Rientrato a San Quirino lo scorso anno dalla Cina, dove lavorava come designer sportivo dopo una lunga esperienza fatta negli Usa per la Nike, Zago è già in partenza per il lago di Como. «Mi trasferirò vicino a Milano. Per chi vuole fare cinema è la città giusta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto