La storia nei cippi lungo il confine

Al via gli interventi per valorizzare le vecchie linee di demarcazione 

TARVISIO. I cippi di confine che sulle cime delle Alpi Carniche segnavano le linee di demarcazione fra i territori degli stati, Austria e Italia, saranno ben evidenziati e quindi in certo senso anche valorizzati con le opportune segnalazioni nei percorsi escursionistici. Nei primi giorni di maggio, infatti, nella carinziana Hermagor, è stato presentato il progetto Interreg Italia-Austria “Cippi senza confini - Grenzlose Grenzsteinesuche”, che a cura dell’Associazione del museo della patria di Hermagor e assieme all’Associazione culturale della Valcanale di Tarvisio, ha come obiettivo la mappatura e la valorizzazione dei cippi di confine.

«Trovo questo progetto molto importante – afferma l'assessore alla cultura Antonio Petterin, presente con l’assessore di Malborghetto Alberto Busettini – sia per la valenza storica, sia perché queste due zone confinarie non hanno mai smesso di collaborare per mantenere vive le tradizioni e la culturalità che le distingue. Questi cippi hanno resistito per secoli al passaggio di eserciti e contrabbandieri e oggi ricordano il confine fra Italia e Austria, la cui cancellazione costò eroici sforzi, lacrime e vite. Cippi confinari, di diversa provenienza storica e conservatisi intatti nel tempo, sono sparsi su tutto il territorio. Credo vadano salvaguardati e difesi perché sono semplici testimoni della storia delle nostre valli da fare conoscere anche ai nostri ospiti in vacanza».

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