La storia di Justin, il rapper di origini ghanesi: "Sono friulano e canto l’amore per la mia città"

L’omaggio del giovane cantante, nato a Udine da genitori africani. Il filmato del rapper, girato in centro, spopola su Youtube

Il rapper Justin Owusu dedica una canzone a Udine

UDINE. Un tuffo dalle nuvole fino a piazza San Giacomo, per virare veloci poi verso la Loggia del Lionello fino allo stadio Friuli. Così inizia il video di Justin Owusu, il rapper di origini ghanesi innamorato della città in cui è nato: Udine.

Il suo videoclip, prodotto dall’amico friulano Mattia Piras (in arte Matt Beatz e con la collaborazione dell’artista toscano Simon Samaki Osagie e del regista inglese Jordan McKellar) è un omaggio al capoluogo friulano. E in effetti bastano pochi minuti di ascolto per rimanere incatenati al motivetto“Udine città, Udine città”, facilitati anche dal testo a prova di memoria pigra.



Il videoclip su Youtube ha quasi raggiunto le 30.000 visualizzazioni, sul nostro sito è stato visto migliaia di volte e pubblicato su Facebook ha raggiunto oltre 40.000 lettori. Un successo inaspettato per un ragazzo di soli 24 anni.

Justin, nato nel 1993 a Udine, da tempo vive a Londra dove, insieme ad amici e professionisti, partecipa a progetti musicali e artistici. Nonostante i chilometri di distanza Udine è lì, con i colori dolci del centro storico impressi nei suoi ricordi di bambino: «l’asilo, le elementari, il primo amore, tre anni di medie infernali e un sacco di momenti speciali», come recitano i suoi versi in rima.

Justin, lei è nato a Udine. Ma la storia della sua famiglia affonda le radici lontano...

Justin Owusu, quasi un mantra per raccontare la Udine del 2017


«Il mio percorso è legato a quello di mia madre e mio padre. Sono nato da genitori ghanesi, arrivati in Italia ormai 35 anni fa. Ho vissuto con la mia famiglia (siamo in cinque figli) a Udine. I miei primi ricordi legati a questa città. Più tardi ci siamo trasferiti a Sammardenchia. Probabilmente siamo l’unica famiglia di colore nel comune!».

Ma il videoclip parla chiaro: Questa è la sua città.

«E continua ad esserlo nonostante ora viva a Londra per lavoro. Udine è il mio punto di riferimento, qui vivono tutti i miei amici più cari...ogni angolo rappresenta per me un ricordo. Sento di appartenerle».

C’è un momento speciale del suo passato?

«In generale mi piace aver portato con me la somma di tutte le esperienze vissute. Però si, uno c’è. Giocavo a calcio e ho sempre avuto piccoli problemi burocratici con i permessi. Quando ho ricevuto il passaporto italiano, poco prima dei 18 anni, il cuore è esploso di gioia».

Quando abbiamo pubblicato il suo video ci sono stati tanti commenti positivi ma anche molti spiacevoli. Il suo amore per Udine è un senso unico?

«Affatto. Il colore della mia pelle non ha nulla a che fare con l’omaggio alla città. Io sono nato qui, sono friulano e canto l’amore per la mia città. Certo qualche volta i commenti di qualche ignorante mi feriscono».



È successo di recente?

«Si, durante una sagra di paese quest’estate. Ero tornato da Londra proprio per girare il video e un ragazzo mi urla contro: «Negro di m.... torna al tuo paese». Ma io ero nel mio paese! In generale ho incontrato e conosciuto brave persone in questi anni, tra docenti, amici e allenatori».

Molti si sono arrabbiati perché nel video compaiono pochi “autoctoni”. A loro cosa risponde?

«Gli vorrei solo dire di non preoccuparsi, la mia non è stata una scelta di stile ma solo un omaggio alle mie radici. È Udine dal mio punto di vista».

Tra l’altro le immagini, soprattutto quelle con il drone, mostrano una città mozzafiato.

«Ci abbiamo lavorato con passione, un lavoro di cui vado molto orgoglioso. La musica, quando è indipendente, ti permette di realizzare i tuoi sogni. E Udine e la sua bellezza sono un sogno».

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