La storia di Denis, il mago che stregò il mondo

SAN DANIELE. Denis con le sue magie ha stregato il mondo. E se molti lo hanno dimenticato, una bella occasione per conoscerlo o per riscoprirlo ci è offerta dal al primo libro dedicato alla Federazione internazionale di magia e ai personaggi che dal secondo dopoguerra in poi sono diventati delle vere e proprie leggende. Un posto d’onore nel “Fism. The Book” - uscito lo scorso anno - è riservato al sandanielese Licio Moroso in arte Denis.
Licio (1920-2007) è stato infatti l’unico italiano ad aver trionfato nel World Championship of Magic, i campionati mondiali dei prestigiatori, nella categoria più... prestigiosa: il Grand Prix. Il “nostro” lo vinse nel 1952 a Ginevra, un obiettivo che da allora nessun italiano è più riuscito a centrare.
Molti a San Daniele lo ricordano ancora il signor Moroso come un uomo anziano molto raffinato e gentile, ma solo coloro i quali hanno in testa più di qualche capello bianco ne conoscono le leggendarie gesta.
«Il mago Binarelli - racconta Manuela Malisano, della W. Meister & Co. editori, la casa editrice sandanielese che ha curato “Fism. The Book” - ha confessato di essersi innamorato della magia dopo aver visto un’esibizione del mago Denis al salone Margherita di Roma. Sua l’invenzione di un gioco con le monete che spariscono in una coppetta di metallo dopo un passaggio da una mano all’altra, numero divenuto un classico per i prestigiatori».
Classe 1920, Moroso nel 1942 si diplomò in aeronautica al Malignani di Udine e durante la guerra fu stato ufficiale dell’aeronautica a Sesto Calende. Ma il sogno di Moroso era quello di diventare un mago, passione nata dopo che da piccolo aveva visto un’esibizione di un’artista di strada che aveva fatto tappa a San Daniele. Finita la guerra, Moroso si trasferì in Francia, dove studiò con Jules Dhotel, uno dei più grandi maghi d’Oltralpe del tempo.
E da lì cominciò la fortunatissima carriera del “Mago Denis Moroso” (nome scelto da Licio per poterlo accentare alla francese: Denì Morosò) che si esibì nei più importanti locali del mondo. «In casa sua - racconta ancora Malisano - c’era una stanza speciale per le prove, dove il mago si esercitava moltissime ore davanti allo specchio in frac, l’abito che avrebbe indossato nelle sue esibizioni».
Nel 1971 Licio si ritirò a vita privata. Nell’anno della sua morte, il sandanielese Paolo Nikli e Max Medina decisero di creare il “Progetto Denis Moroso”, un’iniziativa volta a onorare la memoria del grande mago. In quell’anno venne organizzata una mostra accompagnata da un bel catalogo. E proprio grazie al catalogo, Nikli e Medina conobbero Aldo Ghiurmino, uno dei maggiori esperti di storia della magia esistenti.
Nacque così l’idea di realizzare quello che non era mai stato fatto prima: un libro interamente dedicato alla Fédération Internationale des Sociétés Magiques (Fism), organismo che raccoglie tutti i maghi del mondo. «Dopo 10 anni di ricerca tenace e appassionata - spiega l’autore - ha preso vita la prima pubblicazione sulla storia della magia nel mondo. I lettori saranno guidati in un viaggio trai più grandi nomi , eventi, aneddoti sulla storia della magia».
Tra i personaggi che hanno contribuito alla realizzazione del volume, oltre a Domenico Dante (presidente Fism), anche il celebre mago Silvan.
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