La stazione delle corriere in piazza IV novembre

SAN DANIELE. Potrebbe sorgere in piazzale IV Novembre la nuova autostazione della città. È quanto emerso dal vertice a palazzo Belgrado tra l’assessore provinciale ai trasporti Franco Mattiussi, il dirigente Sandro Chiarandini, il funzionario Giorgio Del Fabbro e il commissario straordinario Daniele Damele, accompagnato dal responsabile dei lavori pubblici Igor De Odorico.
Il sito prescelto dove dovrebbe essere realizzata l’autostazione per le corriere che arrivano nella cittadina collinare dovrebbe essere quello di piazza IV Novembre, con un miglioramento della circolazione veicolare e dell’area circostante. La Provincia ha stanziato 581 mila euro, mentre il Comune dovrà reperire il 25% della spesa. Nel corso dell’incontro è stato anche proposto di prevedere una nuova fermata aggiuntiva dei bus nel centro storico.
Ora il Comune provvederà a proporre un progetto di pre-fattibilità, al fine di ottenere i necessari nulla-osta dalla Soprintendenza e dalla stessa Provincia. La nuova amministrazione sandanielese, che uscirà dalle elezioni del 21 e 22 aprile, terminato il mandato commissariale, potrà così compiutamente adottare gli atti conseguenti. Quanto ai fondi, si tratta di un finanziamento regionale che la Provincia di Udine ha assegnato a diverse città del territorio per la realizzazione di infrastrutture a supporto del trasporto pubblico locale. Come ha spiegato l’assessore Mattiussi, «si tratta di un’azione che si inserisce nel Piano regionale del trasporto pubblico locale, ovvero il documento programmatico sulla cui base viene attuata la gestione decennale del servizio nella nostra regione e che contiene la pianificazione infrastrutturale della durata di quindici anni. Alle Province, dunque, il compito di ripartire i fondi tra i centri che sono stati individuati dal piano per la realizzazione delle autostazioni.
«In tempi di crisi come quelli attuali - ha riferito Mattiussi - è necessario investire immediatamente i fondi che si ricevono e non lasciarli fermi. Da quanto mi risulta, alcuni Comuni non hanno nemmeno ancora individuato l’area su cui realizzare il manufatto. Per San Daniele, dunque, oggi un bel passo avanti».
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