La Sina Carri di Pordenone a una newco di San Donà

PORDENONE. La Open srl di San Donà di Piave, attraverso una newco che fa riferimento ad un gruppo di imprenditori del Padovano, si è aggiudicata la gara per l’affitto della Sina Carri veicoli industriali, ovvero delle officine di Pordenone, Spilimbergo (sede principale) e Susegana e del magazzino ricambi di tutte e tre le sedi.
La società veneta, rilanciando durante la gara, ha avuto la meglio su Sina Auto spa, interessata allo stabilimento di Pordenone, Officine Fvg srl di Udine, per quello di Spilimbergo, ed Emanuel Ghizzo di Treviso, per Susegana. Le loro offerte sono risultate «inferiori in termini di prezzi complessivi e garanzie». Una quarta offerta, quella della società individuale Millennium di Saletto di Breda di Piave (Treviso), di minore entità, era correlata al sostegno della vincitrice.
La Open srl ha messo sul piatto complessivamente 2,787 milioni (1,85 per l’unità produttiva di Pordenone), si è dichiarata disponibile a riassumere subito 27 dipendenti e altri 10 alla ripresa dell’attività (nelle tre sedi erano 140 poi scesi a 113, di cui la metà nel Friuli occidentale, che beneficiano della cassa intregrazione speciale), all’immediato acquisto del magazzino (455 mila euro) e al successivo perfezionamento dell’acquisizione complessiva in 18 rate mensili, una fideiussione bancaria e 117 mila euro di canone di locazione.
Nella gara per l’affitto dell’azienda rientrano anche la promessa dell’acquisto degli immobili, il diritto di prelazione e l’acquisto delle officine entro 18 mesi.
I debiti della vecchia Sina Carri, invece, rientrano nella procedura concorsuale di concordato preventivo il cui commissario giudiziale è Maurizio Democrito, con studio a Pordenone.
La prossima settimana sarà perfezionato l’affitto d’azienda e l’attività potrà ripartire entro la fine del mese. In questi giorni, inoltre, verrà definito l’accordo sindacale per le riassunzioni e formalizzato il piano industriale riavviando le officine e chiedendo l’autorizzazione alla Iveco (che aveva revocato la concessione di vendita).
Resta aperta la procedura per il mercato dell’usato, dove non mancano alcune manifestazioni di interesse; in questi mesi sono state battute diverse aste con vendite a prezzi di mercato, che lasciano intendere un esito positivo per una procedura che «presenta prospettive». Il concordato, peraltro, ha raggiunto la maggioranza assoluta dei crediti chirografari. L’udienza di omologa, in tribunale a Pordenone, è fissata per il 23 febbraio.
EnriLisetto
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto