La Sèleco ammessa al concordato Pannella rilancia

Concordato pieno con continuità aziendale: la sezione fallimentare del Tribunale di Milano ha approvato il piano presentato dalla Seleco. L’adunanza dei creditori per l’esame dello stato passivo è fissata al 16 settembre.

Dopo il vortice di polemiche legate alla presidenza del Piacenza calcio e alla partita di Cuneo persa 20-0 con solo sette giocatori in campo, per l’imprenditore romano Maurizio Pannella, che ha rilevato lo storico marchio televisivo, la notizia milanese rappresenta una boccata d’ossigeno.

«Possiamo sbloccare il carico di televisori cinesi immagazzinato dalla Samer alla fine di gennaio in Porto franco nuovo – racconta al telefono –, soprattutto potranno giungere altri 50 container di apparecchi sempre dalla Cina». Pannella, che incontrerà a breve il commissario giudiziale Luigi Carlo Ravarini, non vuole limitarsi al semplice commercio ma rilancia per l’ennesima volta il progetto industriale, che è convinto avrà come sito produttivo uno spazio in regime di punto franco all’interno del compendio ex Wärtsilä di Bagnoli, oggi proprietà dell’Interporto. «Seleco avrà l’appoggio di un istituto di credito internazionale, Bandenia», aggiunge Pannella.

La riapparizione del brand Seleco a Nordest italiano è iniziata nel 2017: prima l’intenzione di riaprire uno stabilimento a Vallenoncello, poi cambio in corsa con l’annuncio dello sbarco a Trieste, non finalizzato, e poi ancora a Bagnoli. Anche qui nulla di fatto. –

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