La sede della Protezione civile sarà nell’ex caserma Osoppo

La Protezione civile avrà una nuova sede all’interno della caserma Osoppo. Ad annunciarlo ieri è stato il sindaco Pietro Fontanini: «Nelle pieghe del bilancio abbiamo recuperato un contributo di 3 milioni di euro nell’ambito del progetto Experimental City grazie al quale verrà riqualificato un intero quartiere».
A sollecitare il Comune a individuare una nuova sede per i volontari, oggi ospitati nell’ex caserma dei vigili del fuoco di piazzale Unità d’Italia «che avrebbe bisogno di una ristrutturazione per adeguarsi anche alle normative antisismiche», è stato il consigliere delegato Andrea Cunta. E il sindaco, non appena l’ingegner Luigi Fantini, che coordina il gruppo di lavoro per il progetto, ha “scovato” il finanziamento, ha deciso di progettare nell’ex caserma la nuova casa della Pc.
Nelle intenzioni del Comune, il progetto “Experimental city”, per il quale sono pronti 30 milioni (oltre ai tre per la sede della Pc), 18 dallo Stato e 12 dai privati, cambierà volto a un intero quartiere: da ex zona militare e popolare il Peep est diventerà un’area a vocazione residenziale. All’interno dell’ex caserma Osoppo di via Brigata Re, che oggi ospita solamente la casa delle associazioni nell’ex palazzina comando, saranno ricavati 80 alloggi sociali progettati dalla Finint Sgr spa che ha stanziato 9,2 milioni di euro. Nell’ex compendio militare c’è un’area verde che si sviluppa su una superficie di tre ettari con 130 alberi (e altrettanti saranno piantati) che sarà di fatto restituita ai cittadini. Saranno recuperati l’edificio dell’ex cavallerizza, l’ex palazzina delle prigioni e l’hangar. E cambieranno volto pure via Cividale e il quartiere Aurora con la ristrutturazione da parte dell’Ater (pronta a investire 2,6 milioni) di due palazzine.
Per quanto riguarda la viabilità, in tutto l’asse di via Cividale resteranno solo due semafori: quello di via Bariglaria e quello di via Riccardo di Giusto. Gli altri saranno eliminati a cominciare da quello di piazzale Oberdan dove sarà realizzata la prima rotonda che dovrebbe consentire anche di rendere più scorrevole viale Trieste e l’intersezione con viale Diaz e via Renati. Dalla rotonda di piazzale Oberdan partiranno due piste ciclabili su entrambi i lati di via Cividale che proseguiranno fino alla ferrovia, da lì, resterà solo quella sul lato destro della carreggiata dirigendosi verso la periferia. Il percorso ciclabile (ora inesistente) sarà lungo 3,5 chilometri e arriverà fino al centro storico. È inoltre prevista la sostituzione di tutta l’illuminazione pubblica con l’installazione di 1000 punti luce a bassissimo consumo e telecontrollati.
Proprio ieri il segretario generale del Comune Carmine Cipriano era a Roma per mettere a punto gli ultimi dettagli: da quando scatterà il via libera definitivo, il Comune avrà tre anni di tempo per completare tutte le opere.
Sempre ieri in giunta l’assessore al Patrimonio, Francesca Laudicina ha comunicato che è iniziato il trasloco del personale del Bilancio, circa 45 persone, compresa la stamperia del Comune, verso Palazzo Belgrado. Un’operazione che consentirà al Comune di risparmiare i 217 mila euro di affitto dell’immobile di via Savorgnana.
«Abbiamo sottoscritto una convenzione con la Regione che ci consente di utilizzare gratuitamente l’ex sede della Provincia per cinque anni fermo restando il fatto che sarà possibile sia rinnovare che, eventualmente, interrompere l’accordo», ha chiarito Laudicina che ha anche illustrato una mini variazione di bilancio per recuperare 170 mila euro che saranno utilizzati per potenziare la rete informatica. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto