La scommessa del pasticciere «La meta della mia creatività»

l’intervista
Tra le ambizioni di Gabriele Peres, pasticciere di qualità che a Maniago ha trasformato il piccolo bar dell’hotel Montenegro in un tempio della pasticceria, c’era Pordenone. A marzo 2018 ha aperto la sua pasticceria in corso Garibaldi, di fronte all’imbocco di via San Giorgio.
«Perché Pordenone? Tutto è iniziato nel 2016 quando ho ampliato il laboratorio, ho iniziato a pensare più in grande e Pordenone era la meta naturale dove rivolgere la mia creatività. Quando per caso ho saputo di questo posto in centro, ho deciso che era il momento di fare il salto. Il locale ha le dimensioni giuste, è vicino alla mia sede e riesco a seguirlo bene».
Nota caratteristiche particolari del cliente pordenonese?
«Devo dirle che in genere qui sono molto più interessati. Cioè la sensibilità del consumatore sta crescendo ovunque, sono tutti più attenti a cosa scegliere, agli ingredienti, alla salubrità dell’alimento. Ma qui a Pordenone la gente si interessa più di quello che gli proponiamo, domanda vuole sapere come e con cosa è fatto e devo dirle che fa piacere».
Lei si è inserito proprio a metà fra due capi scuola, non teme il confronto?
«C’è spazio per tutti, e punto a fare bene e a farmi conoscere. Il pubblico ci ha premiati, dicembre è andato molto bene, e ce lo aspettavamo. Non ci aspettavamo il successo di novembre, invece, cosa che ci ha favorevolmente stupito, indice che il legame con la città si sta intrecciando bene». —
G.G.
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