La ristoratrice Monica Masiero vinta da una malattia a 53 anni

PORDENONE. Era elegante, colta e raffinata, capace di mettere a proprio agio chi aveva davanti, con uno sguardo, un sorriso, una parola gentile. Solare, amante della vita, la vita per la quale ha combattuto sino alla fine. Con coraggio, determinazione, speranza.
Purtroppo, non ce l’ha fatta: Monica Masiero, titolare della storica osteria Al Teston di vicolo delle Mura, si è spenta mercoledì scorso. Aveva 53 anni, da due lottava contro la malattia che, alla fine, ha avuto il sopravvento. Lascia il padre Armando, ex vicesindaco di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, e la madre Anna Loni.
Monica Masiero, che aveva vissuto per quindici anni ad Azzano Decimo prima di trasferirsi, nell’ultimo periodo, nella casa dei genitori, a Pordenone, lascia anche tanti amici, che le volevano bene perché lei sapeva farsi voler bene.
Aveva rilevato Al Teston nel 2015, dopo aver gestito per diversi anni il ristorante Alla Fattoria e l’osteria Al Verdi. Diplomata al liceo classico, aveva scelto la ristorazione per dare forma ai suoi sogni professionali, che era riuscita a realizzare grazie a intelligenza, capacità e impegno. Era una grande lavoratrice, Monica Masiero, amava il suo mestiere: metteva passione in quello che faceva, e i risultati non potevano non arrivare, quando, come in questo caso, al talento si unisce la tenacia. Con lo stesso spirito, aveva affrontato il male che se l’è portata via per sempre.
La malattia era comparsa due anni fa e lei l’aveva combattuta, con dignità, senza nascondersi, consapevole di avere di fronte a sé la sfida più impattante della sua esistenza. In tanti le sono rimasti accanto, hanno cercato di infonderle forza, non facendole mancare affetto: una vicinanza che Monica Masiero si era meritata, per il suo essere autentica. Tra i clienti che col tempo erano diventati amici, anche Claudio Canzian, ex calciatore e attuale vicepresidente della Figc del Fvg, e la moglie, Cristina Vendruscolo.
«Se devo scegliere una parola per ricordare Monica – ha detto Vendruscolo –, la prima che mi viene in mente è elegante. Ho tanti bei ricordi legati a lei, compreso il mio addio al nubilato, che ho festeggiato nel suo locale, lo scorso luglio. Lei è stata squisita, come al solito. Amava la vita e trasmetteva solarità».
«Io e mia moglie frequentiamo Al Teston con una coppia di amici – ha raccontato Canzian –: Monica mi prendeva in giro perché sono l’unico astemio. Sapeva mettere tutti a proprio agio, scherzava, era molto preparata nel suo lavoro. Poco tempo fa, abbiamo festeggiato il mio compleanno al Teston. Lei non c’era, ma ci ha fatto trovare una bottiglia di vino».
I funerali saranno celebrati lunedì alle 15, nella chiesa di Stigliano di Santa Maria di Sala, mentre il rosario verrà recitato, alle 19 di domenica, nel duomo di Pordenone.
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