La resa del Mercato europeo spazzato via da bora e pioggia

Danni ingenti agli stand: tendoni strappati, bancarelle rovesciate, merce rovinata Il nubifragio ha costretto alla chiusura anticipata. La nuova collocazione è piaciuta



Raffiche di vento improvvise, con pioggia e temperature in picchiata hanno colto alla sprovvista gli operatori del Mercato europeo, rovinando e annullando l’ultimo giorno dell’evento allestito a Pordenone.

Ci sono state bancarelle rovesciate, tendoni strappati e divelti, pioggia che ha bagnato e rovinato la merce, in particolare le bancarelle alimentari posizionate in piazza XX Settembre, dove il giro d’aria è stato particolarmente forte, tanto da causare ingenti danni.

Il nubifragio s’è abbattuto attorno alle 5.15 ieri mattina, con raffiche di vento forte e pioggia battente. Il Mercato europeo, che ieri doveva chiudere un fine settimana tutt’altro che fortunato per quanto riguarda il meteo, ha serrato i battenti prima del previsto. Di primo mattino gli operatori che hanno subito danni alle strutture e hanno visto danneggiata la merce hanno raccolto armi e bagagli e sono partiti anzitempo.

A metà mattina, per chi ancora resisteva, c’era la possibilità di scegliere e rimanere ma la giornata era già compromessa e il maltempo con temperature invernali, raffiche di vento e scrosci di pioggia non dava segnali di miglioramento. Quindi si è deciso di smantellare gli stand.

«Per alcuni i danni sono stati ingenti – ha affermato Andrea Maestrello di Fiva –. Considerando le rotture alle strutture e alle tende, l’acqua che ha bagnato formaggi, salumi e altri prodotti alimentari, possiamo stimare tra i 4 e i 5 mila euro di danni. Tanti espositori hanno patito danni più lievi, per qualche centinaio di euro».

Si archivia così uno dei mercati europei più sfortunati per Pordenone, ma l’incognita maltempo è una delle variabili da mettere in conto, ovunque si organizzi. Diversi utenti ieri, sui social, hanno proposto di prevedere alternative al chiuso, ma per gli organizzatori questa non è una strada percorribile.

«Il Mercato europeo è nato per dare vitalità ai centri storici cittadini – ha spiegato Maestrello – e trasferirci altrove andrebbe contro i nostri principi. Ricordo quando lo organizzammo al parcheggio Marcolin: il centro era deserto. L’obiettivo è, invece, convivere con la città e portare benessere per tutti».

L’edizione 2019 va in archivio però anche con degli aspetti positivi, primo fra tutti la nuova dislocazione che è stata gradita in maniera diffusa un po’ da tutti: dal pubblico, dagli operatori e anche dai commercianti cittadini in particolare per quanto riguarda la scelta di creare un anello circolatorio con viale Cossetti, coinvolgendo anche piazzetta dei Domenicani. Ora si chiude questa pagina e si pensa già all’edizione 2020, sperando in un meteo più clemente. –



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