La Regione frena sull’acciaieria a San Giorgio di Nogaro: «Preferibile altre tipologie compatibili con il territorio»

Il Movimento 5 Stelle: «La Punta Sud era stata acquistata dal Consorzio Aussa Corno per essere rinaturalizzata e non industrializzata: per questo motivo continueremo a batterci»

San Giorgio di Nogaro, 22/05/2023 - Consiglkio Comunale - Foto Luca A. d'Agostino/Phocus Agency © 2023
San Giorgio di Nogaro, 22/05/2023 - Consiglkio Comunale - Foto Luca A. d'Agostino/Phocus Agency © 2023

"In seguito agli approfondimenti svolti e vista anche la complessità della manifestazione d'interesse pervenuta, è emerso come nell'area industriale Aussa Corno sia opportuno prediligere altre tipologie di investimento, in un'ottica di maggiore compatibilità con il territorio interessato, anche tenuto conto delle osservazioni e valutazioni manifestate dai Comuni dell'area".


È il commento dell'Assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, in merito alla delibera di generalità portata all'attenzione della Giunta in data odierna e inerente il progetto integrato di infrastrutturazione industriale, capacità logistica e implementazione dell'accessibilità al porto del Comune di San Giorgio di Nogaro.

"Resta comunque ferma - ha specificato l'assessore Bini - la volontà di investire sull'infrastrutturazione dell'area Aussa Corno e del suo porto al fine di agevolare e rafforzare le aziende esistenti e di attrarre nuovi investimenti che, come già ribadito, dovranno essere compatibili con le specifiche del territorio".

La manifestazione
San Giorgio, in centinaia protestano in piazza contro l’acciaieria

Le reazioni del Movimento 5 stelle
 «Apprendiamo con soddisfazione che la Giunta regionale è arrivata alle stesse conclusioni già tratte dal Movimento 5 Stelle nel luglio 2022, quando si venne a conoscenza del previsto insediamento siderurgico nella Punta Sud della zona industriale Aussa Corno in San Giorgio di Nogaro». Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S), commentando «la decisione della Giunta Fedriga di prediligere all’acciaieria in Laguna altre tipologie di investimento, in un’ottica di maggiore compatibilità con il territorio interessato, anche tenuto conto delle osservazioni e delle valutazioni manifestate dai Comuni dell’area».

San Giorgio
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L’assessore regionale Sergio Emidio Bini e un’immagine di una manifestazione contro l’acciaieria

«Quanto deciso oggi - spiega l’esponente pentastellata - dovrebbe rassicurare i 24173 cittadini che hanno depositato una petizione da noi sostenuta in Consiglio regionale. Tuttavia, a farci mantenere alta l’attenzione è la manifestata intenzione dell’assessore Bini di voler proseguire con le opere di infrastrutturazione dell’area, senza dire quali. La Punta Sud era stata acquistata dal Consorzio Aussa Corno per essere rinaturalizzata e non industrializzata: per questo motivo continueremo a batterci».

«Non vorremmo - continua la rappresentante del Movimento 5 Stelle - che, per giustificare l’inutile spesa di 930mila euro di soldi pubblici per la progettazione delle opere propedeutiche all’insediamento siderurgico voluto da Metinvest-Danieli che non si farà, la Regione persegua l’idea di realizzare le stesse infrastrutture necessarie a quel progetto (compresi i dragaggi, oltre a quanto a oggi è concesso dalla normativa vigente), perché questo è il vero pericolo ambientale che corrono la Laguna e la Bassa Friulana». «Rimarremo contrari a possibili cavalli di Troia - conclude Capozzi - che, una volta realizzati, potranno portare investitori esteri e non a realizzare qualsiasi tipo di insediamento in quella zona».

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