La Regione approva: alla Ziac via ai lavori per la prima rotatoria

Sarà realizzata in prossimità del nuovo raccordo ferroviario È la prima delle quattro opere per una viabilità più sicura



Un intervento risolutivo. La strada provinciale 80 della zona industriale dell’Aussa Corno (via Enrico Fermi) sarà finalmente messa in sicurezza: la direzione Infrastrutture della Regione, infatti, ha approvato il progetto esecutivo della prima delle quattro rotatorie previste sulla trafficatissima arteria della Ziac, grazie a un ribasso d’asta per le opere viarie avviate con i fondi del Patto territoriale.

La rotatoria verrà realizzata nella zona vicina al nuovo raccordo ferroviario che porta alle Officine Tecnosider e a Sisecam Vetreria e andrà, di fatto, a completare gli interventi infrastrutturali già in atto, permettendo il transito in sicurezza dei numerosi mezzi pesanti. Per la realizzazione della prima rotatoria il costo è di 1,6 milioni di euro.

La seconda rotatoria, ancora in fase di progettazione, verrà invece realizzata in sostituzione dell’incrocio che porta allo scalo portuale di Porto Nogaro (porto Margreth): uno dei punti caldi della viabilità locale, quello dove si registra il maggior numero di mezzi in transito da e per lo scalo. Un tratto di strada sul quale da tempo si concentrano le richieste di una messa in sicurezza, soprattutto per il traffico ordinario diretto ai vari stabilimenti della zona industriale, ma anche alle marine e alle nautiche sangiorgine.

Le altre due rotatorie, in fase di studio, dovrebbero essere realizzate al posto degli impianti semaforici all’incrocio ferroviario (i binari dividono in due la Sp 80) con la frazione di Nogaro e l’area commerciale e di quello allo svincolo per Carlino e Marano Lagunare.

Il sindaco di San Giorgio di Nogaro, Roberto Mattiussi, si augura «che anche Fvg Strade (a cui è passata la competenza di via Fermi dopo il fallimento del Consorzio Ziac, mentre le strade laterali sono passate al Comune, ndr) completi e sistemi la viabilità di tutta l’asta di via Fermi».

È l’auspicio di tutti, considerando su tale asse viario continuano a susseguirsi incidenti stradali. Va ricordato, in proposito, che uno studio tecnico realizzato qualche anno fa segnalava sulla provinciale per l’Aussa Corno un traffico giornaliero di 4.500–5 mila mezzi pesanti al giorno, che in questi anni è aumentato grazie al trasporto dei manufatti di ferro dal porto di Monfalcone ai laminatoi della Ziac. —

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