La pulizia di prati e boschi affidata a settanta caprette di un’azienda agricola

Stop ai diserbanti, a Pinzano sono impiegati dei “giardinieri” naturali. Comune e privato hanno individuato quattro zone da manutenere 

PINZANO. Come evitare di utilizzare diserbanti per liberarsi dagli arbusti e dalle erbe infestanti? Il Comune di Pinzano ha arruolato una squadra di giardinieri davvero speciali.

Si tratta di una settantina di capre che, da giovedì 18 luglio, sono libere di brucare sul colle del castello di Pinzano. A loro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Emanuele Fabris ha affidato il compito di riconvertire in prato la boscaglia che attornia i ruderi del millenario maniero.

«Un’idea che parte da lontano», spiega il vicesindaco Emiliano De Biasio. «Un passo decisivo nel progetto di recupero del paesaggio portato avanti assieme all’architetto Andrea Bernava, che ringrazio per la passione e la dedizione dimostrata per il nostro paese». Ringraziamenti che De Biasio estende anche ad Andrea Zannier, titolare di Capramica.

Il tutto nasce poco più di un anno fa da “Riprendiamoci il paesaggio”, progetto promosso dall’amministrazione comunale ribattezzato “Modello Pinzano”, finalizzato a realizzare interventi di ripristino del paesaggio. «Gli obiettivi sono quelli di creare un’economia locale autosostenibile che coinvolga le aziende agricole e zootecniche che operano sul territorio», ricorda De Biasio.

A stretto giro di posta l’amministrazione è stata premiata dalla Regione che ha destinato fondi al progetto. «Abbiamo individuato nell’azienda agricola Capramica, con sede a Pinzano, specializzata nella produzione di formaggio di capra e prodotti caprini, l’operatore più adatto cui appoggiarci per realizzare il nostro progetto».

Progetto che oggi muove i suoi primi passi: Capramica in cambio di poco di 40 mila euro che otterrà dal Comune oltre a corrispondere allo stesso ente un canone d’affitto, dovrà garantire la conservazione delle aree recuperate per almeno cinque anni. Quattro le aree da recuperare: Pontaiba, l’area del sacrario militare germanico in Col Pion, l’area del castello e quella del mulino di Borgo Ampiano.

«Da ieri – spiega il titolare di Capramica Andrea Zannier – abbiamo portato settanta caprette a pascolare sul colle del castello di Pinzano, e sembrano molto entusiaste della nuova sistemazione».

Il comportamento delle capre e la loro efficacia in termini di risposta al compito assegnato sarà monitorato. «L’arrivo delle caprette al colle non impedisce di poterlo visitare, anzi vuole essere un incentivo a questo». —


 

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