La Orizzonti perde l’appalto in piscina: 11 dipendenti a casa

Udine, la cooperativa ha lavorato al Palamostre dal 2003. Ad aggiudicarsi la conduzione è stata un’azienda di Verona
Udine 16 febbraio 2013.Pronta per riaprire la Piscina Comunale del Palamostre..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine 16 febbraio 2013.Pronta per riaprire la Piscina Comunale del Palamostre..Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

UDINE. Per un decennio si sono occupati dell’assistenza ai bagnanti, del servizio cassa e delle pulizie alla piscina del Palamostre in via Ampezzo, ma dal primo giugno 11 dipendenti della cooperativa Orizzonti di Udine saranno a casa.

La doccia fredda è arrivata con l’apertura delle buste per l’affidamento di alcuni servizi di conduzione dell’impianto. Un appalto da 215 mila euro che il Comune ha affidato con una gara alla Sport management spa di Verona che ha proposto un ribasso del 19,571%.

«Per poco più di un migliaio di euro di differenza abbiamo perso l’appalto, nonostante avessimo investito in corsi di formazione e di aggiornamento per preparare il nostro personale, in maggioranza donne» spiega amareggiato il presidente della cooperativa, Massimo De Cillia, che sta valutando l’opportunità di presentare un ricorso.

Per la Orizzonti, fondata nel 1987 come cooperativa di produzione lavoro, nonchè Società sportiva dilettantistica, è un duro colpo. «Qualche mese fa abbiamo perso anche l’appalto relativo alla piscina di via Pradamano, affidato alla stessa società di Verona, stavolta per 3 mila euro di differenza sul ribasso - continua il presidente –. Contavamo di impiegare il personale in esubero in via Ampezzo, purtroppo non sarà possibile ».

Poche le speranze di ottenere la cassa integrazione per gli 11 dipendenti che erano stati assunti a tempo indeterminato dalla cooperativa e che in tanti anni di lavoro avevano maturato una notevole professionalità. Così la direzione della Orizzonti ha contattato la società veronese che condurrà l’impianto dal 1 giugno al 9 novembre sottoponendo la lista dei dipendenti disponibili a essere impiegati alle dipendenze della nuova società.

Fra loro ci sono 5 assistenti bagnanti abilitati al servizio di salvamento con lunga esperienza, ma anche cassieri e addetti alle pulizie che hanno frequentato i corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro. Di risposte non ne sono arrivate.

«A noi che dal 2001 abbiamo assunto al conduzione dell’impianto di via Pradamano e, dal 2003 quello di via Ampezzo – osserva De Cillia – interrompendo l’attività solo nel 2006 in occasione dei lavori di rifacimento dell’impianto esterno, con una conduzione sulla quale non vi sono stati appunti, ora resta l’amarezza di non poter difendere il lavoro dei nostri dipendenti».

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